Tra Africa e Americhe sta crescendo una gigantesca fascia marrone: mai così estesa, non è un buon segnale

Una gigantesca fascia di alghe brune si sta rapidamente espandendo tra l’Africa occidentale e le Americhe, formando quella gli esperti chiamano la Grande Cintura Atlantica di Sargassi. Un nuovo studio ha rilevato che, a maggio 2025, questa enorme formazione galleggiante ha raggiunto una massa record di 37,5 milioni di tonnellate, estendendosi per oltre 8.800 chilometri attraverso l’Oceano Atlantico.
La nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Harmful Algae, suggerisce che non si tratta di un fenomeno occasionale ma di una massa cresciuta drasticamente negli ultimi dieci anni, alimentata da eventi climatici e scarichi di nutrienti agricoli nei fiumi. Da quando è stata osservata per la prima volta, nel 2011, questa fascia si è formata quasi ogni anno, tranne nel 2013, arrivando a invadere intere coste, soffocare spiagge caraibiche e influenzare l’economia locale legata al turismo e alla pesca.
“L’espansione ha avuto impatti senza precedenti sugli ecosistemi costieri e sulla salute umana – spiegano gli autori del nuovo studio, guidati dallo scienziato marino Brian Lapointe, professore di ricerca presso l’Istituto oceanografico Harbor Branch della Florida Atlantic University – . La Grande Cintura Atlantica di Sargassi è considerata una fioritura algale dannosa a causa dell’eccessiva biomassa, che impatta sulle acque costiere e sulle spiagge”.
Come si è formata la cintura di alghe che attraversa l’Atlantico
La formazione della Grande Cintura Atlantica di Sargassi (Great Atlantic Sargassum Belt) ha origine in una zona dell’Oceano Atlantico tropicale, a nord della foce del Rio delle Amazzoni dove – secondo i ricercatori – le alghe del genere Sargassum iniziano ad accumularsi e moltiplicarsi, prima di essere trasportate dalle correnti marine verso ovest, formando una fascia continua che attraversa l’oceano fino al Golfo del Messico.
Questa dinamica anomala sembra essere stata innescata da un evento atmosferico estremo, osservato tra il 2009 e il 2010, e noto come fase negativa dell’Oscillazione Nord Atlantica, che potrebbe aver spinto le acque superficiali e i sargassi verso sud, dal loro habitat originario e povero di nutrienti, il Mar dei Sargassi, fino all’Atlantico tropicale.
Tuttavia, non esistono prove dirette – come osservazioni a bordo di navi o immagini satellitari – di questo spostamento, mentre i dati genetici e morfologici delle specie che formano la massa galleggiante indicano che alcune popolazioni di sargassi, in particolare la varietà dominante Sargassum natans var. wingei, fossero già presenti nell’Atlantico tropicale prima del 2011, suggerendo che questa regione possa aver avuto un ruolo trascurato nello sviluppo iniziale della cintura.
Crescita record e cause ambientali: cosa alimenta l’espansione della cintura di Sargassi
Lo studio sulla crescita record della Grande Cintura Atlantica di Sargassi analizza le cause dell’espansione, attribuendola a un complesso intreccio di fattori ambientali e pressioni antropiche.
Combinando osservazioni oceanografiche storiche e moderne, immagini satellitari e analisi biogeochimiche avanzate, i ricercatori hanno infatti rilevato come l’accumulo di nutrienti — in particolare azoto e fosforo — legato al deflusso dei fiumi e, nello specifico, del Rio delle Amazzoni, abbia alterato la proliferazione dei sargassi, favorendone la crescita su scala oceanica.
“Stiamo assistendo a un drammatico aumento della biomassa nel Nord Atlantico – ha aggiunto Brian Lapointe – . Esaminando i cambiamenti nella composizione nutrizionale delle alghe e il modo in cui questi elementi variano nel tempo e nello spazio, possiamo iniziare a comprendere le forze ambientali che alimentano queste fioriture su vasta scala”.