Terremoto in Giappone nel giorno della profezia manga: negato ogni legame, ma il dubbio resta

Un terremoto di magnitudo 5.4 ha colpito sabato, 5 luglio 2025, le isole Tokara, in Giappone, proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto concretizzarsi la nuova profezia del manga di Ryo Tatsuki, l’autrice di “Watashi ga Mita Mirai” (“Il futuro che ho visto”). L’evento, l’ultimo di una serie di scosse che hanno colpito l’arcipelago sud-occidentale del Paese, si è verificato alle 6:29 ora locale, con epicentro a sud-ovest di Akusekijima, costringendo all’evacuazione i pochi abitanti dell’isola.
Il Dipartimento terremoti e vulcani dell’Agenzia meteorologia giapponese ha rassicurato la popolazione, comunicando che “non c’è motivo di preoccupazione di uno tsunami causato da questo terremoto” ma la circostanza ha spinto il direttore della Divisione monitoraggio terremoti e tsunami, Ayataka Ebita, a dover escludere ogni collegamento con la profezia. “È assolutamente una coincidenza. Non c’è alcun nesso causale” ha affermato l’esperto in una conferenza stampa a Tokyo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa giapponese Kyodo News.
Il dubbio che non sia solo una coincidenza ha però suscitato diverse reazioni, alimentando il sospetto che la mangaka Ryo Tatsuki sia nuovamente riuscita a prevedere un evento futuro, dopo aver predetto una “grave calamità” nel 2011, che ha coinciso con il catastrofico terremoto-tsunami che nel marzo di quell’anno colpì il nord-est del Giappone, causando l’incidente della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.
La profezia manga del 5 luglio 2025
L’inquietante previsione di un nuovo “grande disastro” per il 5 luglio 2025 è apparsa nella “versione completa” di Watashi ga Mita Mirai (“Il futuro che ho visto“), l’edizione del manga pubblicata nel 2021 da Ryo Tatsuki. Secondo l’autrice, che nel fumetto condivide le visioni che ha durante il sonno, in questa data si sarebbe aperta una spaccatura nelle profondità del fondale marino tra il Giappone e le Filippine, scatenando un terremoto che avrebbe innescato uno tsunami con onde più alte di quelle successive al terremoto del 2011.
Nell’ultimo mese, con il crescere della popolarità della nuova profezia, Tatsuki ha tuttavia cercato di ridimensionare la gravità della sua previsione, dichiarando al quotidiano nazionale Sankei che avrebbe potuto non verificarsi. Il tentativo di ritrattare la sua premonizione non è però riuscito del tutto, nonostante l’autrice abbia addirittura suggerito che la data si baserebbe su un ricordo del passato, di “un giorno in cui fai un sogno, che non significa necessariamente che accadrà qualcosa”.
Il Giappone mette in guardia dalle speculazioni
La popolarità della profezia – l’edizione completa di Watashi ga Mita Mirai ha venduto oltre 1 milione di copie, comprese le versioni digitali, ed è stata pubblicata anche in cinese – ha avuto ripercussioni anche sul turismo, spaventando soprattutto i viaggiatori provenienti dalla Cina continentale e da Hong Kong, dove alcune compagnie aeree hanno deciso di cancellare o ridurre alcuni dei loro voli per il Giappone.
In risposta, il governo giapponese ha messo in guardia dalle speculazioni sui terremoti, rilasciando dichiarazioni in cui affermava che “prevedere i terremoti specificando data, ora e luogo è difficile con le attuali conoscenze scientifiche”. Il mese scorso, il direttore generale dell’Agenzia Meteorologica Giapponese, Ryoichi Nomura, ha dichiarato in una conferenza stampa che era “deplorevole che le persone fossero influenzate da informazioni infondate nell’era della scienza moderna”.
Con il verificarsi del terremoto alle isole Tokara del 5 luglio, il direttore del monitoraggio terremoti e tsunami dell’Agenzia ha precisato che la scossa di magnitudo 5.4 “si è verificato nel contesto di una serie di attività sismiche, quindi non c’è nulla di insolito”, invitando la popolazione a fare attenzione “a possibili terremoti di magnitudo 6 o inferiori”.