Sintomi di botulismo dopo iniezioni di Botox, decine le segnalazioni: il Regno Unito avvia un’indagine

Nelle ultime settimane, decine di persone hanno segnalato sintomi riconducibili al botulismo, come visione annebbiata o doppia, abbassamento delle palpebre superiori, debolezza muscolare e cedimenti del visto, dopo trattamenti estetici con iniezioni di Botox (botulino) effettuati nel nord-est dell’Inghilterra.
Le autorità sanitarie britanniche hanno confermato che circa 30 persone, per lo più residenti nelle contee di Durham e Darlington, si sono presentate presso strutture sanitarie pubbliche a distanza di alcune settimane dai trattamenti, avviando inoltre un’indagine per accertare eventuali contaminazioni o irregolarità. “Finora – ha reso noto l’ente sanitario locale – le prove non suggeriscono che il prodotto utilizzato sia stato contaminato”. Nel frattempo l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha diramato un avviso affinché i servizi sanitari siano pronti a riconoscere il botulismo e trattare con l’antitossina i casi sospetti.
I sintomi di botulismo dopo le iniezioni a base di botulino sono rari e in genere associati a un dosaggio eccessivo o ad uso improprio del prodotto: è per questo motivo che l’aumento anomalo delle segnalazioni ha destato l’attenzione delle autorità sanitarie. Presso l’Ospedale universitario di North Durham, uno dei principali presidi delle contee di Durham e Darlington, i casi di botulismo che richiedono trattamento sono molto sporadici. In tutta l’Inghilterra, tra il 2023 e il 2024, i casi confermati sono stati soltanto sei.
Quali sono i sintomi del botulismo da botox e quando si manifestano
I sintomi di botulismo causati da iniezioni di botulino si verificano quando la tossina botulinica (il principio attivo del botox e altri farmaci a base di botulino) si diffonde oltre l’area trattata, per un dosaggio eccessivo o un uso improprio del prodotto.
In questa situazione, si parla di botulismo iatrogeno, cioè della forma di botulismo che deriva dall’uso di tossina botulinica per fini cosmetici o terapeutici, che in genere si manifesta quando il prodotto è stato somministrato in dosi troppo elevate, in sedi errate o da personale non qualificato.
I sintomi del botulismo iatrogeno sono simili a quelli delle altre forme di botulismo (alimentare, da ferita, da colonizzazione intestinale o da inalazione).
I segni clinici variano da lievi a gravi, con forme severe che possono compromettere la respirazione e, in assenza di un trattamento tempestivo, risultare fatali.
I sintomi più comuni includono:
- palpebre cadenti
- visione annebbiata o doppia
- debolezza dei muscoli facciali
- difficoltà a deglutire
- secchezza della bocca
- difficoltà nel parlare
I sintomi si manifestano generalmente con progressione simmetrica, con paralisi dei nervi cranici, seguita dalla paralisi flaccida discendente dei muscoli volontari – la condizione per cui i muscoli perdono tono muscolare e diventano deboli, comportando difficoltà nel movimento volontario. Nei casi più gravi, la paralisi flaccida può interessare i muscoli responsabili della respirazione, con insorgenza di insufficienza respiratoria che, in assenza di trattamento, può mettere a rischio la vita.
Cosa fare se si sospettano i sintomi del botulismo da botox
I sintomi del botulismo iatrogeno (botulismo causato dall’uso della tossina per fini terapeutici o cosmetici) possono manifestarsi anche a distanza di alcune settimane dalle iniezioni. In ogni caso, in presenza qualsiasi tipo di sintomo o disturbo sospetto, è necessario consultare immediatamente il proprio medico o recarsi al pronto soccorso più vicino. Sintomi come debolezza muscolare e cedimenti del viso legati alla migrazione della tossina botulinica oltre le aree trattate, sono reversibili e regrediscono nell’arco di pochi giorni o qualche settimana.
Nei casi più gravi, come in presenza annebbiamento o lo sdoppiamento della vista o disturbi respiratori, il trattamento comprende la somministrazione dell’antitossina botulinica, il siero che contiene anticorpi che neutralizzano la tossina, impedendone l’ulteriore diffusione e la conseguente progressione dei sintomi neurologici. In caso di insufficienza respiratoria, può inoltre essere necessario il supporto ventilatorio e il ricovero ospedaliero.