video suggerito
video suggerito

Scoperto un “interruttore della fame” nel naso: come spegnerlo per perdere peso

Si tratta di un circuito sensoriale che si trova nel setto nasale: attivato dall’odore dei cibi, innesca una sensazione di sazietà, riducendo l’appetito. Stranamente, questa risposta si verifica solo in assenza di obesità, indicando possibili interferenze legate all’eccesso di peso.
A cura di Valeria Aiello
13 CONDIVISIONI
Immagine

Un “interruttore della fame” che si trova nel naso e che risponde all’odore del cibo potrebbe aprire la strada a nuove strategie per controllare l’appetito e favorire la perdita di peso. Scoperto dagli scienziati del Max Planck Institute for Metabolism Research di Colonia, in Germania, questo interruttore attiva uno specifico circuito neuronale in grado di innescare una sensazione di sazietà. Secondo gli studiosi, proprio questo meccanismo potrebbe spiegare un’esperienza comune a molte persone, che spesso si ritrovano a non avere più fame dopo aver cucinato.

La risposta di questo “interruttore” sembra però verificarsi solo in assenza di obesità, suggerendo che l’eccesso di peso possa interferire con l’attivazione di questo circuito. Capire come e perché questo meccanismo smetta di funzionare potrebbe aiutare a chiarire il ruolo dell’olfatto nel regolare l’assunzione di cibo e fornire nuove indicazioni nei processi che portano allo sviluppo dell’obesità. I dettagli della ricerca sono stati appena pubblicati in un nuovo studio su Nature Metabolism.

Come spegnere l’interruttore della fame per perdere peso

L’interruttore della fame scoperto dai ricercatori del Max Plank Institute for Metabolism Research risponde agli odori del cibo, contribuendo a regolare l’appetito: studiato in modelli murini, questo interruttore controlla un circuito neuronale che, una volta attivato, induce un senso di sazietà che porta a mangiare di meno.

Le cellule di questo circuito neuronale reagiscono a diversi odori di cibo, ma non ad altri odori – hanno precisato gli studiosi – . Quando i topi iniziavano a mangiare, le cellule nervose venivano inibite, ma quando queste cellule nervose erano attivate dall’odore del cibo prima di mangiare, i topi mangiavano di meno, ma solo quando erano magri”.

Il sovrappeso disturba la percezione

Stranamente, questa risposta agli odori è stata rilevata solo in assenza di obesità, indicando possibili interferenze legate all’eccesso di peso. Nei topi obesi, lo stesso circuito neuronale è infatti risultato non attivano nonostante ai topi venisse data la possibilità di percepire l’odore del cibo prima di mangiare. “I topi non si sentivano più sazi e non mangiavano meno in generale” hanno aggiunto gli studiosi, sottolineando come sia già noto che l’obesità possa alterare l’attività neuronale nel bulbo olfattivo. Ciò suggerirebbe che anche il circuito sensoriale appena scoperto possa essere influenzato dall’obesità.

L’interruttore della fame negli esseri umani

Anche il cervello umano possiede un circuito neuronale simile a quello identificato nei topi, sebbene non sia stato studiato direttamente. Ricerche precedenti hanno però dimostrato che annusare alcuni odori specifici prima di un pasto può ridurre l’appetito. Al contrario, altri studi hanno indicato che le persone in sovrappeso mangiano significativamente di più nella stessa situazione.

“I nostri risultati evidenziano quanto sia cruciale considerare l’olfatto nella regolazione dell'appetito e nello sviluppo dell'obesitàha affermato la dottoressa Sophie Steculorum, autrice principale dello studio e responsabile del gruppo di ricerca del Max Planck Institute for Metabolism Research – . Il nostro studio dimostra quanto le nostre abitudini alimentari quotidiane siano influenzate dall’odore del cibo e, avendo scoperto che questo percorso riduce l’appetito solo nei topi magri, ma non in quelli obesi, apre una nuova strada per aiutare a prevenire l'eccesso di cibo nell’obesità”.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views