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Rarissimo uccello scomparso da 24 anni riscoperto in una fitta foresta del Madagascar

Due esemplari di bulverde fosco o tetraka bruno, piccoli uccelli canori spariti da 24 anni, sono stati avvistati in Madagascar durante una spedizione. La specie faceva parte delle dieci più ricercate dagli ornitologi.
A cura di Andrea Centini
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Credit: John C Mittermeier
Credit: John C Mittermeier

A 24 anni dal suo ultimo avvistamento è stata riscoperta una magnifica specie di uccello canoro in Madagascar, il bulverde fosco o tetraka bruno (Xanthomixis tenebrosa). Questo piccolo passeriforme dal piumaggio olivastro e dalla gola gialla era incluso nell'elenco dei “10 uccelli scomparsi più ricercati”, una lista messa a punto dall'organizzazione Search for Lost Birds nata dalla collaborazione di importanti associazioni come BirdLife International, Re:wild e American Bird Conservancy. Vi rientrano solo uccelli che non vengono avvistati da almeno 10 anni.

Nonostante non se ne vedesse un esemplare dal 1999, il bulverde fosco era ed è ufficialmente classificato come vulnerabile (codice VU) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Ciò significa che non era considerato in pericolo immediato di estinzione. Tuttavia, le specie possono essere considerate estinte quando non si fanno più avvistamenti da almeno 50 anni. Fortunatamente non è stato il caso dello splendido uccello canoro, del quale sono stati individuati due esemplari a cavallo tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023.

Gli esperti della Peregrine Foundation, dedicata proprio alla protezione degli uccelli, hanno condotto una spedizione in Madagascar con due squadre appositamente per cercare questa magnifica specie, che è endemica delle lussureggianti foreste pluviali nel Nord-Est del Paese africano (cioè vive solo lì e in nessuna altra parte del mondo). I volontari si sono concentrati nell'area protetta COMATSA (Corridor Marojejy Tsaratanana) che mette in comunicazione il Parco Nazionale di Marojejy e il Parco Naturale di Tsaratanana, dove fu avvistati l'ultima volta. Durante un'escursione in un'impervia zona montana nei pressi di Andapa, gli ornitologi si sono resi conto che una parte significativa della foresta era stata convertita in fattorie per la produzione di vaniglia, nonostante lo status di area protetta per la ricchezza della biodiversità.

Credit: John C Mittermeier
Credit: John C Mittermeier

Dopo l'impegnativa e infruttuosa salita, la “caccia” è stata decisamente più fortunata durante al rientro. L'uccello è stato infatti avvistato in un fitto sottobosco nei pressi di un fiume, a un'altitudine inferiore a quella inizialmente preventivata. A individuare e fotografare l'esemplare il dottor John C. Mittermeier, che dirige il programma Lost Birds presso l'American Bird Conservancy. Il giorno successivo, per confermarne la specie, l'uccellino è stato catturato, misurato e analizzato nel dettaglio, prima di essere rilasciato nel proprio habitat naturale. Nel frattempo altri due esperti ne hanno avvistato un altro nella Penisola di Masoala: “Vedere l'uccello per la prima volta è stata davvero una sorpresa”, ha dichiarato in un comunicato stampa Armand Benjara, tra i responsabili della Peregrine Foundation. "Tutto il nostro team era estremamente felice ed entusiasta", ha aggiunto l'ornitologo.

“Ora che abbiamo trovato il tetraka bruno e comprendiamo meglio l'habitat in cui vive, possiamo cercarlo in altre parti del Madagascar e apprendere importanti informazioni sulla sua ecologia e biologia”, ha affermato la dottoressa Lily-Arison Rene de Roland, direttrice del Programma Madagascar del The Peregrine Fund e a capo della spedizione. “C'è ancora molta biodiversità da scoprire in Madagascar”, ha chiosato l'esperta. Lo Stato insulare africano, del resto, è un vero e proprio scrigno della biodiversità, considerando che oltre il 90 percento delle specie presenti è endemica e dunque non può essere vista da nessuna altra parte del mondo. Le specie uniche e preziose del Madagascar sono tuttavia fortemente minacciate dalla deforestazione, per questo gli esperti si battono per la creazione di quante più aree protette possibili.

Gli ornitologi ritengono che l'elusivo bulverde fosco sia sfuggito per così tanti anni a causa del fatto che vive nei pressi dei fiumi; il birdwatching nelle foreste tropicali, infatti, si fa ascoltando i canti degli uccelli e difficilmente ci si posiziona vicino al frastuono di un fiume. Il team tornerà in zona il prossimo autunno per raccogliere informazioni durante il periodo della nidificazione del passeriforme. Recentemente i ricercatori del “The Search for Lost Birds”, hanno anche riscoperto in Papua Nuova Guinea il rarissimo piccione fagiano dalla nuca nera (Otidiphaps nobilis insularis), una sottospecie che è sparita per ben 140 anni.

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