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Questi virus possono alterare l’odore della pelle e renderla più attraente per le zanzare

Lo ha scoperto un team di ricerca internazionale che ha identificato livelli anormalmente alti di una sostanza (acetofenone) in risposta all’infezione causata dai virus di Dengue e Zika.
A cura di Valeria Aiello
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Le zanzare non pungono a caso ma sono attratte da diversi segnali sensoriali, come la temperatura corporea e l’anidride carbonica emessa dal nostro respiro. Oltre a questi fattori, a giocare un ruolo sono anche precisi odori, che possono influenzare il loro comportamento. A confermare questa osservazione è un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista Cell da un team di ricerca internazionale, che mostra come una determinata sostanza organica, chiamata acetofenone, renda più probabile la puntura.

L’acetofenone, che normalmente si trova in molti frutti, come mele, albicocche e banane, e in alcuni formaggi, è anche secreto da alcuni batteri che si trovano sulla pelle, sebbene la produzione di questo composto sia generalmente tenuta sotto controllo dall’azione delle nostre cellule. Tuttavia, in seguito ad alcune infezioni virali, i ricercatori hanno identificato livelli anormalmente alti di questa sostanza, il che potrebbe rendere le persone contagiate da determinati patogeni maggiormente suscettibili alle punture, aumentando la probabilità che le zanzare stesse siano vettori del virus, dunque possano trasmettere il patogeno ad altre persone.

I virus di Dengue e Zika, in particolare, due flavivirus responsabili di due pericolose malattie negli esseri umani, sono risultati in grado di aumentare il rilascio di acetofenone, rendendo gli infetti più attraenti per le zanzare.

Per avere una comprensione più chiara di questo meccanismo, il team ha condotto alcuni esperimenti con topi di laboratorio infettati dal virus Dengue e Zika, osservando che quando l’odore degli animali veniva incanalato verso le zanzare, le stesse hanno scelto di volare nella direzione dei topi infetti rispetto a quando il test è stato ripetuto in presenza di topi non infetti. “Abbiamo escluso l’anidride carbonica come motivo per cui le zanzare erano attratte dai topi infetti, perché mentre i topi infetti da Zika emettevano meno anidride carbonica rispetto ai topi non infetti, i topi con infezione da dengue non hanno modificato i livelli di emissione – ha spiegato Penghua Wang, professore associato di Immunologia, presso l’Università del Connecticut e co-autore dello studio – . Allo stesso modo, abbiamo escluso la temperatura corporea come potenziale fattore di attrazione quando le zanzare non hanno differenziato tra topi con temperatura corporea elevata o normale”.

Abbiamo quindi valutato il ruolo degli odori corporei nel guidare l’attrazione delle zanzare per i topi infetti. E dopo aver posizionato un filtro nelle camere di vetro per evitare che gli odori dei topi raggiungessero le zanzare, abbiamo scoperto che il numero di zanzare che volavano verso topi infetti e non infetti era paragonabile. Ciò suggerisce che c’era qualcosa negli odori dei topi infetti che attiravano le zanzare verso di loro”.

Per identificare l’odore, gli studiosi hanno isolato 20 diversi composti chimici gassosi dall’odore emesso dai topi infetti. “Di questi, ne abbiamo trovati tre per stimolare una risposta significativa nelle zanzare – ha aggiunto Wang – . Quando abbiamo applicato questi tre composti sulla pelle di topi sani e sulle mani di volontari umani, solo uno, l’acetofenone, ha attirato più zanzare rispetto al controllo. Abbiamo scoperto che i topi infetti producevano 10 volte più acetofenone rispetto ai topi non infetti”.

Allo stesso modo, gli studiosi hanno anche scoperto che gli odori raccolti dal sudore delle ascelle dei pazienti con febbre dengue contenevano più acetofenone rispetto a quelli delle persone sane. “Quando abbiamo applicato il sudore dei pazienti con febbre dengue su una mano di un volontario e il sudore di una persona sana sull’altra mano, le zanzare sono state costantemente più attratte dalla mano con gli odori della febbre dengue” ha precisato Wang.

Questi risultati implicano dunque che i virus dengue e Zika siano in grado di aumentare la quantità di acetofenone che i loro ospiti producono ed emettono, rendendo questi ultimi ancora più attraenti per le zanzare. Pertanto, quando le zanzare non infette pungono questi attraenti ospiti, possono continuare a pungere altre persone e diffondere ulteriormente il virus.

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