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Queste immagini mostrano i danni alla pelle provocati dal sole senza crema solare

La crema solare è uno scudo prezioso contro i significativi rischi dell’esposizione ai raggi del Sole. Ecco quali danni provoca alla pelle non protetta.
A cura di Andrea Centini
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Credit: University of Colorado Cancer Center
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Per proteggersi dai raggi solari e in particolar modo dalla dannosa radiazione ultravioletta è fondamentale utilizzare la crema solare, con una protezione adeguata in base all'età e al tipo di pelle. Come specificato dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), sebbene la Food and Drug Administration (FDA) raccomandi creme con fattore di protezione base di almeno 15, in realtà studi più recenti evidenziano la necessità di partire almeno da un fattore 30 o superiore. La ragione risiede nel fatto che un'esposizione al sole “sconsiderata e prolungata” determina rischi non indifferenti per la salute. Le semplici scottature sono ad esempio il segnale di un danno “che non è solo immediato, ma può avere conseguenze rilevanti a distanza di tempo, facilitando, per esempio, l'insorgenza di un melanoma”, spiega l'AIRC. Ma non solo. Stare al sole senza proteggersi catalizza anche l'invecchiamento precoce della pelle e il rischio di altri tumori, tra i quali “quelli a cellule squamose e basali”.

Credit: University of Colorado Cancer Center
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A dimostrare le conseguenze di una incosciente esposizione al sole, senza il doveroso scudo, ci sono alcune immagini condivise dal Cancer Center dell'Università del Colorado, che grazie all'illuminazione ultravioletta evidenziano il danno alla pelle invisibile alle lunghezze d'onda ottiche. Anche se noi non lo vediamo – a meno che non siano presenti scottature con arrossamento e pelle che cade -, ciò non significa affatto che non sia presente. In questi scatti le parti più nere simili a lentiggini evidenziano gli effetti dell'esposizione ai raggi solari senza l'uso della crema solare. Particolarmente significativo il confronto tra la pelle protetta e quella non protetta. L'ateneo statunitense condivise queste immagini in passato, oggi rilanciate dal quotidiano britannico Metro UK, proprio per allertare sulle conseguenze di un'esposizione al sole non consapevole. In questi giorni il Regno Unito è investito da un'ondata di calore estrema a causa dell'anticiclone africano, che sta portando a temperature massime anche di 15° C oltre la media del periodo. Per la prima volta il Met Office ha addirittura raccomandato di preservare l'acqua nell'Inghilterra del sud, un “consiglio” che in una nazione così piovosa non era mai stato fatto. Non c'è dunque da stupirsi che si stiano diffondendo anche consigli per proteggersi dal solleone.

Credit: University of Colorado Cancer Center
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L'AIRC sottolinea che bisogna scegliere creme solari ad ampio spettro che proteggono sia contro la radiazione ultravioletta B (UV-B) che contro quella UV-A. Ricorda inoltre che le creme solari hanno una data di scadenza che normalmente varia dai 9 ai 12 mesi dopo aver aperto una nuova confezione. “Se il prodotto è scaduto significa che i filtri solari non sono più in grado di proteggerci correttamente, e quindi la nostra pelle è esposta al rischio di danni”, specifica l'associazione. La tentazione di utilizzare quel flacone dell'anno precedente scaduto, anche alla luce del costo non indifferente delle creme solari valide, deve dunque rimanere tale, se non si vuole evitare spiacevolissime conseguenze. L'AIRC raccomanda di spalmarla da 15 a 30 minuti prima di esporsi al sole e di riapplicarla ogni due ore circa; se si fa il bagno è fondamentale che la crema sia “water resistant”, anche se una parte dello scudo è destinato inevitabilmente ad attenuarsi.

Per quanto concerne la quantità, l'AIRC specifica che “un palmo di mano pieno sia sufficiente per le gambe, le braccia, il viso e il collo di un adulto medio”, ma bisogna prestare attenzione anche alle parti che spesso restano scoperte, come il dorso di mani e piedi, orecchie, la parte posteriore delle ginocchia e del collo. La crema solare ovviamente da sola non può tutto e si raccomanda anche l'uso di indumenti e oggetti protettivi come cappelli a larghe tese (meglio di tessuto che di paglia), occhiali da sole e vestiti scuri. Nelle ore più calde, quelle centrali della giornata, va invece cercato un riparo all'ombra.

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