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Quali domande vengono fatte ai piloti per valutare la loro psicologia: il quesito della serratura

L’ipotesi che il pilota del Boeing 787 Dreamliner di Air India, il volo precipitato in India il 12 giugno, soffrisse di depressione ha riacceso il tema del monitoraggio della salute mentale dei piloti. Il MMPI (Minnesota Multiphasic Personality Inventory) è uno dei possibili test con cui viene misurato il profilo psicologico degli aspiranti piloti.
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Le indagini sul volo Boeing 787 Dreamliner di Air India, precipitato il 12 giugno ad Ahmedabad, in India, causando la morte di 260 personesolo un uomo è miracolosamente sopravvissuto – hanno portato alla luce alcuni dettagli sulla salute mentale del pilota Sumeet Sabharwal. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, sarebbe stato infatti lui a spegnere il motore dell'aereo, facendolo così precipitare.

Sembra che negli ultimi anni l'uomo avesse preso una pausa dal volo con un congedo per malattia e in queste ore sta prendendo forza l'ipotesi secondo cui Sabharwal avesse problemi di salute mentale. "Ho sentito diversi piloti di Air India che mi hanno detto che soffriva di depressione e problemi di salute mentale", ha detto Mohan Ranganathan, uno dei massimi esperti indiani di sicurezza aerea, al Telegraph.

Come si misura il profilo psicologico dei piloti

Anche se si tratta ancora di ipotesi, la possibilità che dietro il disastro del 12 giugno possa esserci stata una persona con un profilo psicologico non idoneo, almeno in quel momento, al ruolo di pilota, ha riacceso l'attenzione sulle modalità con cui nella realtà vengono selezionati i piloti e con cui si monitora la loro salute mentale.

Come ha spiegato Repubblica, ogni compagnia ha il suo percorso. Fatto sta che ogni aspirante pilota deve superare una lunga serie di prove psicoattitudinali o puramente psicologiche. Spesso si tratta di test con centinaia di domande, molte delle quali sembrano completamente slegate dalla funzione a cui sono finalizzate.

È questo il caso del MMPI (Minnesota Multiphasic Personality Inventory), uno strumento psicometrico inventato ormai quasi un secolo fa, negli anni '30, ma utilizzato ancora oggi per valutare l'idoneità psicologica dei candidati in molti concorsi. In Italia viene utilizzato ad esempio nelle selezioni per accedere alle Forze Armate, ma è anche tra i possibili test psicoattitudinali per valutare l'idoneità psicologica di candidati piloti, sia civili che militari.

Cos'è il MMPI

Il MMPI è un questionario di personalità composto da 567 domande chiuse, a cui il candidato ha sole due possibili risposte, "Vero" o "Falso". In base alle risposte, che ovviamente devono essere valutate da esperti formati per farlo, dovrebbe essere possibile stabilire alcune tendenze generali della personalità del candidato e soprattutto se presenta eventuali disturbi psicologici, come ansia o depressione.

La prima versione è stata pubblicata nel 1942 dall'ospedale dell'Università del Minnesota e, sebbene questa ne detenga ancora i diritti, il Minnesota è oggi uno dei test di personalità più utilizzati in psicologia del lavoro, psicologia forense e, come abbiamo detto prima, in molti concorsi. Oggi però si usa una versione leggermente modificata, quella (MMPI-2) pubblicata nel 1989, poi modificata e integrata nel 2001 e nel 2003. Ne esiste anche una versione ridotta e una per adolescenti.

Come funzionano le domande

Online è possibile trovare le oltre 500 domande che compongono il test, ma soltanto alcuni professionisti, come psichiatri o psicologi, possono valutarne le risposte. Anche se le risposte possibili sono soltanto due, la modalità di valutazione è infatti molto complessa: si basa su ben 13 diverse scale. Tra queste ci sono le scale di validità, che servono a misurare la sincerità delle risposte, e le scale cliniche di base, che invece dovrebbero misurare alcuni tratti fondamentali della personalità, ma anche l'eventuale presenza di disturbi psichici, come ansia, fobie, pensieri depressivi. Non solo: alcune scale che dovrebbero misurare anche il livello di autostima, se il candidato ha la tendenza ad avere comportamenti asociali o perfino se ha avuto conflitti familiari.

"Mi piace riparare le serrature e le riviste di meccanica"

Ma, accanto a frasi che sembrano indagare direttamente lo stato emotivo o psicologico del candidato, come "Il futuro mi sembra senza speranza" o "Ho paura di stare da solo in luoghi vasti e aperti" o ancora "Nessuno sembra capirmi", ci sono tante altre affermazioni che all'occhio non esperto che non conosce il funzionamento del test possono sembrare davvero bizzarre. Tanto per citare qualche esempio. Si passa da "Mi piacerebbe portare vestiti costosi" o "Mi piace riparare le serrature" a "Mi piacciono le riviste di meccanica" oppure "A volte sento strani odori" fino a "Mi piaceva giocare a ‘campana' e saltare alla corda" o " In treno, in autobus, ecc. parlo spesso con estranei". Il punto è che attraverso il complesso sistema incrociato di scale il Minnesota Test dovrebbe valutare le risposte del candidato in uno schema più ampio che va oltre l'apparente logicità del singolo quesito.

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