Perché la Spagna ha chiesto di eliminare il cambio dell’ora, le parole di Sanchez: “Non ne vedo il senso”

"Come sapete, questa settimana cambierà l'ora, un'altra volta, e francamente non ne vedo il senso". In un video pubblicato su X (fu Twitter) il premier spagnolo Pedro Sanchez ha espressamente chiesto che venga abolito il cambio dell'ora. Tra qualche giorno infatti, nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, in Italia così come in circa un terzo dei Paesi del mondo le lancette dell'orologio si sposteranno un'ora indietro perché torniamo a utilizzare l'ora solare, lasciando alle spalle l'ora legale.
È infatti l'ora legale, per intenderci quella che convenzionalmente entra in vigore a marzo e rimane valida fino a fine ottobre, a rappresentare una parentesi rispetto all'orario solare, che invece è l'ora "naturale", quella che coincide con il fuso orario di riferimento.
Inizialmente è stata introdotta, durante la prima guerra mondiale, per sfruttare di più la luce solare e risparmiare sui consumi di energia. Da tempo però si discute sull'effettiva utilità di continuare a conservare l'ora legale. I motivi a sostegno della posizione di chi vuole abolirla sono in sostanza due: da una parte i risparmi energetici che non sarebbero così significativi da giustificare la conservazione dell'ora legale, dall'altra i possibili effetti negativi che il cambio dell'ora avrebbe secondo diversi esperti sulla salute.
La richiesta della Spagna
Nel video, Sanchez spiega che la richiesta di eliminare l'ora legale non fa altro che adeguarsi alla volontà dei cittadini, spagnoli ed europei: "In tutti i sondaggi che hanno interrogato gli spagnoli e gli europei, la maggioranza si è dichiarata contraria al cambio dell'ora", dice Sanchez. Il primo ministro spagnolo ha poi fatto riferimento alla proposta di direttiva presentata dalla Commissione nel 2018, votata dal Parlamento un anno dopo, ma mai approdata al Consiglio Ue. "Si tratta di un dibattito vecchio – ha aggiunto Sanchez – perché il Parlamento europeo ha votato sei anni fa per porre fine al cambio dell'ora".
Proprio in quell'occasione la Commissione europea aveva chiesto, nel più vasto sondaggio sul tema, a oltre quattro milioni e mezzo di persone, di esprimersi a favore o contro l'eliminazione del cambio dell'ora semestrale. Sebbene si tratti soltanto di un sondaggio indicativo e non rappresentativo di tutta la popolazione europea, circa l'80% si è detto favorevole.
Cosa dicono gli esperti su pro e contro del cambio dell'ora
"Inoltre la scienza – aggiunge Sanchez – ci dice che non implica un risparmio energetico, anzi altera i ritmi biologici due volte l'anno". Da anni, ormai, ogni volta che arriva il momento di spostare in avanti o indietro le lancette, si riaccende la discussione sugli effettivi pro e contro del cambio dell'ora.
Molti esperti di diversi paesi hanno infatti negli anni evidenziato come l'ora legale possa avere un'influenza negativa sul ritmo circadiano, ovvero il nostro orologio interno che regola il ciclo sonno-veglia, il cui funzionamento è fondamentale per la salute del corpo.
Sulla questione degli effettivi consumi energetici, ci sono dati discordanti: ad esempio, non tutti sono così d'accordo con la tesi secondo cui l'ora legale sia inutile. Secondo Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, l'ora legale avrebbe fatto risparmiare all’Italia circa 2 miliardi di euro dal 2004 al 2022, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 10,9 miliardi di kWh.
I possibili effetti sulla salute
Esattamente un anno fa, ad esempio, un gruppo di ricercatori esperti di sonno della British Sleep Society aveva chiesto al governo inglese di eliminare per sempre l’ora legale e conservare quella solare tutto l’anno. Come altri esperti che si sono esposti su questo tema, la loro posizione si concentrava sui possibili effetti che il cambio dell'ora potrebbe avere sulla salute.
Diversi studi scientifici suggeriscono infatti che l'ora legale potrebbe avere effetti negativi sul sonno e sul corretto funzionamento del ritmo circadiano. La luce naturale svolge infatti un ruolo importante nel regolare questo nostro orologio naturale, ma secondo i firmatari di quella richiesta la luce del mattino sarebbe decisiva, più di quella serale. Ma con l'attuale sistema, ci sono mesi interi, soprattutto in autunno, in cui molte persone sono costrette a svegliarsi con il buio, e questo non ha un'azione positiva sul nostro ritmo circadiano.
Nello specifico, sembra che il cambio dell'ora possa avere sul nostro corpo effetti simili a quelli di un leggero jet lag, pur senza viaggiare. Diversi studi indicano conseguenze sulla regolarità e qualità del sonno, concentrazione, umore e persino sul cuore. Uno studio italiano che ha raccolto i dati di sette anni di monitoraggio ha evidenziato un aumento di problemi cardiaci nei giorni successivi all'ora legale.
Oltre a ripercuotersi sul nostro benessere, le difficoltà di concentrazione possono implicare anche dei rischi per la nostra sicurezza. Ad esempio, uno studio spagnolo di qualche tempo fa ha perfino osservato un maggiore tasso di incidenti stradali, di infortuni sul lavoro, errori medici e in genere della mortalità in prossimità dell'introduzione dell'ora legale.