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Orche attaccano per 45 minuti lo yacht “Grazie Mamma” e lo affondano

Nello Stretto di Gibilterra si è consumato un altro attacco di orche ai danni di un’imbarcazione. Questa volta è stato preso di mira lo yacht Grazie Mamma, affondato dopo 45 minuti di colpi ripetuti. Secondo gli esperti si tratterebbe di un curioso gioco tramandato con l’apprendimento sociale, che mette a repentaglio gli equipaggi e gli stessi cetacei.
A cura di Andrea Centini
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Un maschio di orca vicino a un'imbarcazione
Un maschio di orca vicino a un'imbarcazione

Un gruppo famigliare di orche (Orcinus orca) ha attaccato e affondato uno yacht in circa 45 minuti. L'equipaggio, fortunatamente, non ha subito alcun danno (del resto questi cetacei non hanno mai aggredito un essere umano in natura), ma per l'imbarcazione non c'è stato nulla da fare, nonostante il rapido intervento dei soccorsi. L'incidente si è verificato il 31 ottobre nello Stretto di Gibilterra, un'area dove si sono verificati diversi altri attacchi da parte dei mammiferi marini. Gli scienziati non hanno ancora ben compreso del perché i gruppi famigliari di orche (pod) da circa 3 anni abbiano iniziato a prendere di mira le imbarcazioni; i biologi marini ritengono che gli animali non abbiano alcun intento aggressivo, ma che si tratti solo di un “gioco” che si sta diffondendo nella popolazione locale di cetacei attraverso l'apprendimento sociale. Sono infatti stati visti adulti insegnare ai piccoli come colpire le barche. Ciò comporta ovviamente dei rischi per gli equipaggi e ingenti danni economici, come può essere la perdita di uno yacht in fondo al mare.

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A raccontare dell'ultimo episodio la società slovacca “Morskie Mile” (Miglia Marine), proprietaria dell'imbarcazione colpita e affondata, il Grazie Mamma. L'azienda organizza escursioni verso le isole Canarie e altri arcipelaghi europei tra Oceano Atlantico e Mediterraneo, attraversando spesso le acque di Spagna e Portogallo dove si sono verificati molteplici attacchi da parte dei mammiferi marini. Come specificato in un post su Facebook dalla società, l'attacco fatale si è consumato nel primo pomeriggio del 31 ottobre, quando le orche hanno cominciato a colpire ripetutamente il timone dell'imbarcazione provocando “gravi danni e perdite”.

L'equipaggio ha immediatamente avvisato le autorità marittime, ma non c'è stato nulla da fare per salvare lo yacht. “Nonostante i tentativi di portare lo yacht al porto da parte del Capitano, dell'equipaggio e dei Soccorritori della SAR, dei rimorchiatori e della Marina marocchina, l'unità è affondata vicino all'ingresso del porto di Tanger Med. L'equipaggio è al sicuro, illeso e già in salvo in Spagna”, ha spiegato Morskie Mile. La società ha anche lasciato un messaggio di commiato per il Grazie Mamma, ricordando le numerose avventure vissute a bordo, le scoperte, le amicizie e le attività di istruzione, che saranno trasferite al “Grazie Mamma II”.

Come spiegato, ancora non sono ancora chiare le ragioni per cui le oche hanno cominciato ad attaccare le imbarcazioni e a farsi sempre più aggressive nei loro confronti, fino a determinarne l'affondamento. Si è infatti passato da semplici colpi ad azioni ripetute e coordinate come nel caso del Grazie Mamma, durate ben 45 minuti. Secondo alcuni esperti tutto potrebbe essere iniziato a causa del ferimento di un'orca da parte di una delle barche di passaggio, ma queste azioni non farebbero parte di una "rivolta" sistematica contro le imbarcazioni per eliminare il pericolo. Come indicato, si tratterebbe di un vero e proprio gioco, una moda che si sta trasferendo di gruppo in gruppo attraverso l'apprendimento sociale. In parole semplici, le orche si divertirebbero a colpire le barche, con tutto ciò che ne consegue per gli equipaggi. I cetacei, come specificato, non hanno alcuna intenzione di fare del male alle persone; le aggressioni verso gli esseri umani si sono verificate solo nei parchi acquatici dove ovviamente gli animali sono costantemente sotto stress a causa della prigionia; in natura non è mai stato osservato un attacco. Ovviamente facendo affondare le barche c'è il rischio che qualcuno possa farsi seriamente male o addirittura affogare, quindi la comprensione di questo strano comportamento è fondamentale da parte degli esperti.

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I biologi marini temono che le persone possano reagire violentemente verso i cetacei. In un drammatico episodio è stato già filmato un uomo mentre sparava verso le orche intente a colpire la sua imbarcazione. La popolazione che vive a ridosso della Spagna e del Portogallo è fra l'altro minacciata di estinzione e questi ripetuti attacchi per gioco rischiano di avere conseguenze estremamente negative. Il rischio è che qualcuno pur di non mettere a repentaglio il proprio yacht o subire danni potrebbe essere disposto a fare del male alle orche anche preventivamente.

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