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Ora sappiamo perché i nostri occhi si muovono quando sogniamo

Lo ha scoperto un team di ricerca americano durante uno studio su come il cervello elabora le informazioni sensoriali durante la veglia e il sonno.
A cura di Valeria Aiello
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Sarà probabilmente capitato a più di qualcuno di notare che gli occhi di chi sta dormendo si muovono rapidamente sotto le palpebre. Perché succede? E soprattutto cosa rivela quel movimento oculare? È semplicemente il risultato di spostamenti casuali oppure indica dove stiamo guardando nello scenario del sogno?

Dalla scoperta, nei primi Anni 50, della fase REM (Rapid Eye Movement) che, come suggerisce il nome, è una fase del sonno in cui si verificano i movimenti oculari, il significato di questi rapidi scatti dei nostri muscoli oculari ha incuriosito e affascinato decine di scienziati, psicologi e filosofi, ma fino ad oggi il loro significato è rimasto un mistero a causa delle sfide tecniche poste dalla loro misurazione. Un team di ricerca americano, guidato da Massimo Scanziani dell’Università della California a San Francisco, ha però voluto vederci chiaro, misurando l’attività elettrica delle cellule nervose nel talamo, una struttura del cervello dove tali cellule sono responsabili dei movimenti della testa, e applicando questa misurazione a modelli murini, attraverso i quali è stato possibile rivelare cosa indichino davvero i rapidi movimenti oculari durante il sonno REM.

Perché gli occhi si muovono mentre sogniamo

Come premesso, il sonno REM è la fase del sonno durante la quale i nostri occhi si muovono sotto le palpebre chiuse. Ma è anche la fase in cui facciamo sogni vividi. Secondo i ricercatori, questi movimenti oculari riflettono la direzione del nostro sguardo nel mondo dei sogni.

Per testare questa ipotesi, abbiamo misurato i movimenti oculari rapidi, o saccadi, che si verificano nei topi quando sono svegli, e abbiamo mappato l’attività elettrica del loro cervello – hanno spiegato gli studiosi – . Abbiamo quindi monitorato i movimenti oculari dei topi addormentati durante il sonno REM con telecamere in miniatura posizionate davanti a entrambi gli occhi. E poiché i topi spesso non chiudono completamente le palpebre durante il sonno, questo ci ha permesso di misurare con precisione la direzione dei loro movimenti oculari. E analogamente a quanto fatto quando i topi erano svegli, abbiamo registrato la loro attività elettrica cerebrale per decodificare le variazioni durante il sonno REM”.

Come descritto nel dettaglio nello studio pubblicato dal team sulla rivista Science, la direzione dei movimenti degli occhi nei topi addormentati corrispondeva esattamente alle variazioni nell’attività cerebrale, proprio come accade durante la veglia. “Ciò significava che i movimenti oculari durante il sonno REM possono rivelare i cambiamenti dello sguardo nel mondo virtuale dei sogni, fornendo una finestra sui processi cognitivi che si verificano nel cervello che sogna” hanno aggiunto gli studiosi.

Lo studio mostra inoltre che durante il sonno REM, la parte del cervello che controlla la direzione della testa si coordina con la parte che controlla i movimenti oculari. Questa scoperta potrebbe essere solo la punta dell’iceberg su come parti distinte del cervello funzionino insieme durante il sonno, suggerendo che, se anche altre cerebrali lavorano insieme durante il sonno REM, come quelle responsabili della percezione sensoriale, delle emozioni e del senso dello spazio, questa coordinazione complessiva possa essere la base di esperienze oniriche vivide e realistiche.

I prossimi obiettivi dei ricercatori saranno orientati a capire cosa determina i cambiamenti di attività elettrica del cervello durante il sonno REM, come tali cambiamenti hanno effetto sui movimenti oculari e come i diversi sensi lavorano insieme per generale l’esperienza realistica dei sogni.

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