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Nasce “Fianco a Fianco”, la campagna per spiegare quello che non sappiamo sul tumore al rene

La campagna di informazione è stata lanciata da MSD Italia con il patrocinio della Società Italiana di Urologia e dell’Associazione Nazionale Tumore del Rene.
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Fianco a Fianco è una campagna di sensibilizzazione lanciata da MSD Italia, azienda biofarmaceutica, con il patrocinio della Società Italia di Urologia (SIU) e dell’Associazione Nazionale Tumore del Rene (ANTURE). Questa patologia al momento riguarda 144.000 persone solo in Italia, con circa 12.600 casi nuovi ogni anno. Il punto più importante riguarda la diagnosi: nella maggior parte dei casi avviene in maniera casuale. E questo è un problema, visto che una volta su due quando il tumore viene diagnosticato nella fase precoce della sua evoluzione si riesce a guarire.

L’obiettivo della campagna è la creazione del primo portale informativo dedicato al carcinoma renale. Qui si potranno trovare tutte le informazioni sulla patologia, dai sintomi alle terapie, passando per la gestione quotidiana della malattia e i fattori di rischio. Oltre a questo portale, ci sarà anche una campagna social dedicata sulle pagine Facebook e Instagram di MSD.

Importante poi, secondo Tonia Cinquegrana di Anture, è che i pazienti possano trovare qualcuno con cui confrontarsi: “Quando i pazienti ricevono la diagnosi fanno fatica ad orientarsi e a trovare un confronto con chi ha già vissuto questa esperienza. La condivisione invece è molto utile, dà coraggio e fornisce indicazioni concrete su come affrontare il percorso terapeutico e il cambiamento di vita che si prospetta”.

I dati sul tumore al rene in Italia

Dei 12.600 casi di tumore al rene che si registrano in Italia ogni anni, 7.800 sono uomini e 4.800 donne. Nella maggior parte dei casi i sintomi sono silenti, ed è per questo che molte diagnosi vengono fatte per caso. Spesso infatti questo tumore viene trovato durante controlli ecografici svolti per altri motivi.  Nel 25-30% dei casi la malattia viene diagnostica in stadio avanzato, quando l’approccio terapeutico diventa più complesso, come spiega il professor Giuseppe Carrieri, presidente SIU: “Il tumore del rene localizzato viene trattato dall’urologo con la chirurgia, asportando l’intero rene oppure parte di esso se sono presenti neoplasie di piccole dimensioni. In caso di tumore renale metastatico, i trattamenti chemioterapici sono poco efficaci e quindi gli oncologi utilizzano le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia”.

I fattori di rischio del tumore al rene

Tra i principali fattori di rischio c’è il fumo. Anzi, le sigarette sono il principale fattore di rischio per il tumore al rene e incidono sulla possibilità che si verifichi questa patologia in base al numero di sigarette fumate ogni giorno e gli anni di esposizione. Dopo le sigarette gli altri fattori di rischio sono l’obesità e l’ipertensione arteriosa. A spiegare l’origine della campagna è Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di MSD Italia: “La nostra Azienda è impegnata da molti anni nel campo dell’oncologia e porta avanti una visione avanzata e olistica nell’approccio ai tumori, lavorando non solo sulla ricerca scientifica di nuovi trattamenti terapeutici, ma anche sulla prevenzione e sulla corretta informazione”.

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