Morti improvvise tra i giovani: il ruolo delle droghe sintetiche svelato da un nuovo studio

L'aumento delle morti improvvise tra i giovani, spesso attribuite a cause apparentemente inspiegabili, potrebbe essere legato alla diffusione delle droghe sintetiche di nuova generazione. A spiegarlo è un recente studio firmato da Umberto Tirelli, oncologo del Tirelli Medical Group e già primario del Cro di Aviano, e dal biologo Salvatore Chirumbolo dell'Università di Verona. I ricercatori hanno messo in luce un collegamento tra il boom delle cosiddette nuove sostanze psicoattive (Nps) e i decessi improvvisi tra i giovani, evidenziando come molte di queste droghe restino "invisibili" ai test tossicologici convenzionali, facendo finora passare sottotraccia il loro contributo all'incremento dei casi.
La ricerca raccoglie idealmente l'eredità del lavoro presentato nel 2024 dal professor Gianfranco Sinagra, direttore del Dipartimento cardiotoracovascolare della Cardiologia dell’Azienda Giuliano Isontina (ASU GI), che aveva già indagato la correlazione nel pre e post-Covid tra le morti improvvise causati da problemi cardiaci e l'abuso di sostanze stupefacenti.
La nuova emergenza delle droghe sintetiche
Le Nsp sono perlopiù droghe facilmente reperibili online. Tra queste, la 3-MMC è una delle più diffuse. Agendo sui sistemi dopaminergico e serotoninergico, provocano tachicardia, ipertensione, aritmie e, nei casi più gravi, crisi psicotiche o arresti cardiaci improvvisi. "Anche un uso sporadico, soprattutto se associato ad alcol o altre droghe, può rivelarsi letale", spiegano i ricercatori.
Lo studio di Tirelli e Chirumbolo, pubblicato sulla rivista Internal and Emergency Medicine, ha analizzato i dati raccolti tra il 2014 e il 2022, evidenziando una relazione statistica chiara. In questo arco temporale, l'aumento del consumo di questi stimolanti psicoattivi è infatti coinciso con la crescita dei numeri relativi ai decessi improvvisi tra i giovani adulti. Anche durante il lockdown, quando reperire droghe sintetiche era più difficile, le curve relative all'uso di queste sostanze e ai casi di morte hanno continuato a muoversi in modo parallelo, confermando la solidità della correlazione.

Giovani sani e morti inspiegabili
Uno degli aspetti più inquietanti messi in luce dallo studio è che il rischio riguarda anche soggetti giovani e in buona salute. In molti casi le morti improvvise vengono attribuite ad altre cause, poiché i test tossicologici standard non riescono ancora a individuare la presenza delle nuove sostanze sintetiche. Secondo Tirelli, intervistato da Il Gazzettino, "durante il lockdown molti ragazzi hanno iniziato ad acquistare nel dark web droghe di cui non conoscevano la composizione. È un fenomeno poco discusso ma reale, che può spiegare parte dei decessi improvvisi segnalati negli ultimi anni".
La pandemia sembra dunque aver provveduto ad accelerare un processo che in Italia, ma anche nel resto d'Europa, era già in corso. L'ansia costante data dalla situazione d'emergenza, l'isolamento continuo e la facilità d'accesso ai mercati digitali hanno infatti favorito la diffusione di queste sostanze, spesso presentate in modo ingannevole come alternative "più sicure" alle droghe tradizionali.
Le evidenze scientifiche e i falsi miti
Nel loro lavoro, Tirelli e Chirumbolo hanno anche citato direttamente le ricerche di Sinagra, secondo cui tra 103 casi di morte cardiaca improvvisa in giovani adulti, circa 30 riguardavano persone con precedenti di abuso di sostanze. Un dato che, secondo gli studiosi, conferma il legame tra uso di droghe sintetiche e decessi improvvisi, smentendo l'ipotesi – circolata spesso negli ultimi anni – che attribuiva tali eventi ai vaccini anti-Covid.

Da qui l'appello a non cadere nell'errore di sottovalutare il problema nella mal riposta convinzione che le droghe non convenzionali siano meno pericolose di quelle più conosciute. Per gli autori della ricerca, la risposta più efficace sarebbe pertanto quella di raggiungere una maggiore coordinazione a livello europeo per la raccolta di dati utili (con banche date condivisi e protocolli standardizzati per le autopsie), nonché allestire una rete di sorveglianza più efficiente per individuare e riconoscere rapidamente l'immissione di nuove sostanze psicotrope nel mercato.
L'allarme fentanyl e le nuove minacce
Un’altra preoccupazione arriva dal fentanyl, l'oppioide sintetico responsabile di decine di migliaia di morti negli Stati Uniti e che è diventato perfino motivo di tensioni diplomatiche tra l'amministrazione Trump e la Cina. "In Italia non è ancora un problema serio, ma il fatto che sia già arrivato in Scozia deve farci riflettere: la sostanza è ormai entrata in Europa", ha spiegato Tirelli. Il pericolo è che il fentanyl si sommi all'uso di cocaina (che come dimostrato dalla relazione al Parlamento del 2024 sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, è diventata la droga più comune tra i giovani dopo la cannabis), il crack e queste nuove Nps provenienti da paesi extraeuropei, creando una miscela di rischi senza precedenti. Intanto l'European Drug Report 2025 conferma la crescita dei sequestri di catinoni sintetici – repliche artificiali di una molecola psicoattiva che spesso vengono spacciati per sali da bagno o fertilizzanti – e la rapida espansione del loro commercio illegale in tutto il continente.