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L’acqua sulla Terra non è arrivata da dove credi: il segreto svelato dalle rocce lunari

Secondo un nuovo studio l’acqua non sarebbe arrivata sulla Terra a seguito di bombardamenti di asteroidi e comete.
A cura di Andrea Centini
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Secondo l'ipotesi più accreditata dagli scienziati, l'acqua sarebbe arrivata sulla Terra miliardi di anni fa, a seguito del bombardamento di asteroidi e comete carichi del prezioso elemento cui si deve la vita. Tuttavia le cose sarebbero andate molto diversamente. Secondo un nuovo studio, infatti, l'acqua potrebbe essere sempre stata presente, sin dall'origine del nostro pianeta. A suggerirlo i risultati delle analisi condotte su rocce lunari di 4 miliardi di anni raccolte durante le missioni Apollo.

A determinare che sulla Terra l'acqua ci sarebbe sempre stata è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati americani del Lawrence Livermore National Laboratory, che hanno collaborato con i colleghi tedeschi del Dipartimento del Sistema Solare, Impatti e Meteoriti del “Museum fur Naturkunde” di Berlino. I ricercatori, coordinati dal dottor Lars E. Borg, membro della Divisione di Scienze nucleari e chimiche del laboratorio californiano, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver determinato che i corpi celesti coinvolti nell'impatto che ha dato vita al sistema Terra-Luna avevano livelli molto bassi di composti volatili, come appunto l'acqua.

La Luna, secondo la teoria dell'Impatto Gigante, si sarebbe originata quando un corpo celeste delle dimensioni di Marte (chiamato Theia) si schiantò contro la proto-Terra. I due oggetti che emersero dalla catastrofe sono dunque molto legati fra loro. Poiché sulla Luna non ci sono la tettonica a zolle né l'azione degli agenti atmosferici che "cancellano" le prove geologiche, sul satellite naturale è possibile andare a caccia di indizi sulla storia dell'acqua terrestre, come indicato in un comunicato stampa del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL).

Credit: Adam Connell/LLNL
Credit: Adam Connell/LLNL

I ricercatori si sono concentrati sulla composizione chimica delle rocce degli altipiani lunari con un'età compresa tra i 4,3 e i 4 miliardi di anni. Dalle analisi sulle concentrazioni dell'isotopo volatile e radioattivo rubidio-87 (87 Rb) e dello stronzio-87 (87 Sr), più refrattario oltre che “un proxy per il budget volatile a lungo termine della Luna”, è stato determinato che i corpi che diedero vita alla Luna e alla Terra erano poveri di componenti volatili sin dall'origine. La crescita interna dello stronzio-87 nelle rocce lunari risultava infatti molto ridotta; ciò suggerisce che Theia e la proto-Terra dovevano essere già poveri di elementi volatili rispetto ai meteoriti primitivi. Ciò suggerisce che la Terra dovesse già avere la sua acqua, secondo gli esperti.

“O la Terra è nata con l'acqua che abbiamo, o siamo stati colpiti da qualcosa che era fondamentalmente H2O puro, con non molto altro in più. Questo lavoro elimina meteoriti o asteroidi come possibili fonti d'acqua sulla Terra e punta fortemente verso l'opzione ‘nato con essa'”, ha dichiarato il cosmochimico Greg Brennecka, coautore dell'articolo. Sulla base di questa intuizione, secondo gli scienziati sia Theia che la proto-Terra si sarebbero formati nel Sistema solare interno, mentre l'Impatto Ggante si sarebbe verificato “relativamente tardi nella storia del Sistema solare”. I dettagli della ricerca “The origin of volatile elements in the Earth–Moon system” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PNAS.

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