La Terra sta diventando più scura: cosa significa e perché è un problema per il clima

La Terra sta diventando sempre più scura, soprattutto nell’emisfero settentrionale. Lo rileva un nuovo studio che ha analizzato i dati di 24 anni di osservazioni satellitari della NASA, indicando che il nostro pianeta riflette sempre meno luce solare verso lo spazio. Questo fenomeno, noto come “albedo terrestre” è diminuito in modo significativo negli ultimi decenni, il che significa che il nostro pianeta assorbe più energia solare, che contribuisce ad accelerare il riscaldamento globale.
Secondo i dati del nuovo studio, pubblicati sulla rivista PNAS, la differenza media nella tendenza di assorbimento della radiazione solare tra l’emisfero settentrionale e meridionale è aumentata di oltre 3,5 volte in 19 anni.
Gli studiosi hanno inoltre rilevato che questo squilibrio tra i due emisferi – solitamente bilanciato dalla circolazione atmosferica e dalle correnti oceaniche, che trasportano energia dall’emisfero meridionale a quello settentrionale – , non è più sufficientemente compensato a causa di cambiamenti superficiali. “L’oscuramento emergente dell’emisfero settentrionale rispetto quello meridionale è associato a cambiamenti nelle differenze emisferiche nelle interazioni aerosol-radiazione, nell’albedo superficiale e nelle variazioni del vapore acqueo – scrivono gli autori dello studio — . Il modo in cui le nuvole rispondono a questo squilibrio emisferico ha importanti implicazioni per il clima futuro”.
Perché la Terra sta diventando più scura
Uno dei principali fattori che sta guidando l’oscuramento della Terra è la diminuzione dell’albedo, ovvero la riflettività della superficie terrestre. Meno luce solare riflessa significa che più energia solare viene assorbita dal pianeta, con implicazioni rilevanti in un mondo che si affretta a placare il riscaldamento globale.
“Il clima è controllato dalla quantità di luce solare assorbita dalla Terra e dalla quantità di energia infrarossa emessa nello spazio – spiega la NASA in una nota – . Queste quantità, insieme alla loro differenza, definiscono il bilancio di radiazione terrestre (ERB)”.
Il bilancio energetico è un fattore importante per la circolazione atmosferica e le correnti oceaniche, che in genere compensano gli squilibri tra i due emisferi, trasportando energia da quello meridionale a quello settentrionale. I cambiamenti superficiali hanno tuttavia alterato l’equilibrio a tal punto che la normale circolazione atmosferica e oceanica non sta bilanciando questa differenza.
Una componente più evidente di questa asimmetria è il ghiaccio marino artico, il cui rapido declino sta rapidamente sostituendo le superfici riflettenti (neve e ghiaccio) con superfici più assorbenti (terraferma e oceani). Ciò aumenta l’assorbimento della radiazione solare, innalzando di conseguenza le temperature superficiali della Terra e rappresentando una delle ragioni principali per cui le regioni polari si stanno riscaldando quattro volte più velocemente rispetto ad altre parti del mondo.
Oltre a ciò, il team ha scoperto che i tropici dell’emisfero settentrionale stanno diventando più umidi, il che suggerisce un cambiamento nella circolazione atmosferica su larga scala.
Sebbene siano necessari ulteriori ricerche, il nuovo studio indica che l’emisfero settentrionale potrebbe continuare a riscaldarsi più rapidamente dell'emisfero meridionale e che le nuvole potrebbero svolgere un ruolo minore nella ridistribuzione del calore sul pianeta.
“I nostri risultati osservativi suggeriscono che le zone extratropicali dell’emisfero settentrionale probabilmente si oscureranno rispetto alle zone extratropicali dell'emisfero meridionale, ma la breve documentazione osservativa impedisce una conclusione definitiva – hanno aggiunto gli autori dello studio – . Chiaramente, è necessaria una documentazione osservativa più lunga per monitorare con precisione l’evoluzione dell’energia radiativa nella parte superiore dell’atmosfera, nelle nubi e nella circolazione atmosfera-oceano”.