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La tartaruga Filò, 25 anni, torna a camminare grazie a una protesi stampata in 3D

Il grafico ed esperto di medicina forense brasiliano Cicero Moraes ha creato una spettacolare protesi per la tartaruga Filò, una femmina di 25 anni rimasta gravemente menomata a causa di una patologia e un intervento chirurgico maldestro. Ora può camminare di nuovo.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Cícero Moraes
Credit: Cícero Moraes

Una tartaruga di 25 anni chiamata Filò è tornata a camminare grazie a una spettacolare protesi stampata in 3D, appositamente progettata e realizzata per risolvere la sua drammatica condizione. La storia del rettile è stata raccontata a IFLScience dal medico veterinario brasiliano Giuliano Setem, un esperto in erpetologia che ha avuto in cura lo sfortunato animale. La tartaruga, una femmina pesante 20 chilogrammi, inizialmente aveva sofferto la ritenzione delle uova. Si tratta di una patologia del sistema riproduttivo potenzialmente fatale, piuttosto diffusa tra le tartarughe tenute in cattività; spesso è legata a un'alimentazione errata – ad esempio non fornendo le giuste dosi di calcio –. ma può insorgere anche quando non si offre all'animale un luogo adeguato per la deposizione. Le uova, a causa di questa malattia, restano bloccate nel tratto riproduttivo della femmina e possono rompersi, innescando gravissime infezioni batteriche.

In base alla gravità della condizione e in assenza di ostruzione delle vie genitali, i medici veterinari possono intervenire con terapie a base di ossitocina e calcio e, qualora non fossero efficaci, attraverso un delicato intervento chirurgico per rimuovere le uova e l'apparato riproduttivo. È esattamente ciò che è accaduto alla povera Filò, un esemplare di tartaruga dalle zampe rosse (Chelonoidis carbonarius) o testuggine dalle zampe rosse, conosciuta anche col nome di jabuti, come vengono chiamati questi animali nei luoghi d'origine in Sud America. Purtroppo per lei l'intervento non è stato eseguito da un veterinario specializzato in rettili, con conseguenze disastrose sulla sua salute. Il piastrone, cioè la parte piatta e ventrale del guscio delle tartarughe, è andato incontro a necrosi, si è spezzato e ha esposto i tessuti sottostanti all'ambiente esterno. Inoltre i suoi arti posteriori sono andati incontro a paralisi, non è chiaro se a causa di un problema ai nervi periferici legato alla ritenzione delle uova oppure a una manovra errata del veterinario che aveva eseguito l'intervento originario.

Ciò che è certo è che Filò è finita nelle mani del dottor Setem in condizioni molto precarie, dato che aveva serie difficoltà ad alimentarsi e a deambulare, oltre a essere continuamente esposta al rischio di infezioni fatali. Per risolvere la situazione, oltre ad approntare tutte le terapie del caso, il veterinario si è rivolto al grafico ed esperto di medicina forense Cicero Moraes, che aveva già realizzato in precedenza la prima protesi ad hoc per una tartaruga infortunata. Moraes ha scansionato l'anatomia del rettile nei minimi dettagli attraverso la tomografia computerizzata, grazie alla quale ha ottenuto un perfetto modello in tre dimensioni di Filò. A partire da questo oggetto virtuale ha potuto progettare una protesi su misura in grado di proteggere perfettamente la ferita esposta e ripristinare il piastrone dell'animale, permettendole al contempo di camminare grazie alle quattro ruote in dotazione.

La protesi è stata stampata in 3D e installata a Filò, che da allora è tornata a camminare senza soffrire. Ricordiamo che la specie a cui appartiene la tartaruga è classificata come Vulnerabile (codice VU) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), ciò significa che ha significativi problemi di conservazione. Cicero Moraes, che ha condiviso su YouTube il video del suo splendido lavoro, recentemente ha ricostruito in tre dimensioni e nei minimi dettagli lo spaventoso e storico incidente che coinvolse l’operaio Phineas P. Gage, rimasto trafitto alla testa da una barra di metallo mentre lavorava a una ferrovia.

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