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La pillola che riduce del 60% il colesterolo cattivo: come funziona il farmaco enlicitide in fase di studio

Pubblicati i risultati di uno studio di terza fase sugli effetti di un nuovo potenziale farmaco orale contro il colesterolo LDL alto nei pazienti a rischio di ictus e infarto: cos’è l’enlicitide e come funziona.
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Sono stati appena pubblicati i risultati di un nuovo vasto studio di fase 3 su un potenziale nuovo farmaco orale a base di enlicitide, una molecola in grado di ridurre in modo significativo, fino al 60%, il colesterolo LDL, ovvero quello che comunemente chiamiamo "colesterolo cattivo", nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare. È importante specificare che si tratta di uno studio di fase 3 perché questa rappresenta la terza ed ultima fase degli studi clinici su un nuovo farmaco.

I risultati sono stati presentati da MSD (nome commerciale di Merck & Co.), una delle più grandi società farmaceutiche al mondo, durante il convegno dell'American Heart Association tenutosi a New Orleans tra il 7 e l'8 novembre.

È bene specificare che non stiamo parlando di un'alternativa già disponibile, ma di un farmaco ancora oggetto di studio, che prima di poter essere introdotto dovrà essere approvato dalle autorità di regolamentazione farmaceutica (la FDA negli Stati Uniti e l'EMA in Unione Europea).

Come funziona il farmaco a base di enlicitide

Il farmaco in questione si chiama enlicitide ed è il primo farmaco orale a porsi come possibile alternativa a una categoria di farmaci iniettabili, gli inibitori PCSK9, introdotti nell'ultimo decennio per il trattamento del colesterolo cattivo nei pazienti che non riescono a raggiungere i livelli raccomandati nonostante cambiamenti nello stile di vita e nell'alimentazione e il trattamento con altri farmaci standard contro il colesterolo alto, come le statine.

Enlicitide è il primo farmaco orale ad agire come inibitore PCSK9. Come spiega il resoconto del convegno pubblicato dall'American Heart Association, negli ultimi dieci anni sono stati introdotti negli Stati Uniti e nell'Unione Europea farmaci iniettabili chiamati inibitori PCSK9.

Si tratta di anticorpi monoclonali, somministrati solo per via sottocutanea, che riescono ad abbassare i livelli di colesterolo LDL bloccando la proteina PCSK9. Si tratta di una proteina che svolge un ruolo chiave nella regolazione del colesterolo. Attualmente, però, questo tipo di farmaci esiste solo nella formula iniettabile. Invece enlicitide sembra svolgere la stessa funzione, ma in una formulazione orale.

Lo studio sul nuovo farmaco

Per misurare l'efficacia e la sicurezza di questo potenziale nuovo farmaco sono stati condotti diversi studi. Ora sono stati pubblicati i risultati dello studio di fase 3 CORALreef Lipids, il cui obiettivo era testare la sicurezza del farmaco in adulti a rischio di malattia Cardiovascolare Aterosclerotica (ASCVD).

Lo studio è stato condotto su 2.912 adulti (età media di 63 anni; il 39% erano donne) che avevano avuto un infarto o ictus in passato o erano a rischio intermedio/alto di infarto o ictus nei successivi 10 anni. Tutti avevano livelli di colesterolo LDL sopra la soglia raccomandata, nonostante fossero in cura con trattamenti standard. Prima di iniziare lo studio, il 97% di loro stava assumendo statine e il 26% stava assumendo anche ezetimibe, un farmaco che riduce l'assorbimento del colesterolo nell'intestino tenue. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno ha ricevuto il farmaco e l'altro un placebo.

Cosa dimostrano i risultati

I risultati sono stati molto promettenti. Dopo 24 settimane di trattamento quotidiano, rispetto al placebo i partecipanti che assumevano enlicitide hanno registrato una riduzione fino al 60% del colesterolo LDL, che si è mantenuta anche per 52 settimane.

Inoltre, il farmaco è risultato piuttosto sicuro: nel gruppo che ha ricevuto il farmaco è stato registrato un tasso di effetti collaterali gravi del 10%, molto simile a quello del gruppo placebo (12%). Inoltre, solo un piccolo numero di partecipanti ha interrotto la sperimentazione per effetti indesiderati (3% nel gruppo trattato, 4% nel gruppo placebo).

"Enlicitide – si legge nell'articolo di MSD – ha il potenziale per essere il primo inibitore orale di PCSK9 approvato dalla FDA. È progettato per abbassare il colesterolo LDL attraverso lo stesso meccanismo biologico degli anticorpi monoclonali già approvati, ma in forma di pillola giornaliera".

Come specifica l'American Heart Association, lo studio è ancora in corso per verificare se gli effetti di questo nuovo farmaco saranno in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari associati all'ipercolesterolemia.

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