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La nascita dei giganti di ghiaccio: la missione in Antartide svela l’origine degli iceberg

All’inizio del 2023, in Antartide, le crepe nel ghiacciaio Brunt si sono allargate a tal punto da determinare il distaccamento di un enorme blocco di ghiaccio, grande quanto l’intera superficie di Londra. I ricercatori del British Antarctic Survey vogliono capire come si formano questi iceberg “giganti” per fare previsioni attendibili sul futuro innalzamento del livello del mare.
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BRITISH ANTARCTIC SURVEY | Foto dall'Antartide
BRITISH ANTARCTIC SURVEY | Foto dall'Antartide

Quando un ghiacciaio collassa, generando iceberg "giganti" grandi anche come intere metropoli, il ghiaccio che si libera dalla frattura finisce per allontanarsi dal ghiacciaio originario fino a disperdersi nell'oceano. Questa è una della cause dell'innalzamento del livello del mare. Capire quali sono le cause che determinano il collasso dei ghiacciai e la formazione degli iceberg può essere quindi decisivo anche nel prevedere l'innalzamento dei mari.

Con questo obiettivo un gruppo di ricercatori del British Antarctic Survey (BAS) è appena tornato da una missione in Antartide, dove poco più di un anno fa, a gennaio 2023, un enorme iceberg di 1.550 km² – grande quasi come l'intera superficie di Londra – si è staccato dal ghiacciaio Brunt. Il British Antarctic Survey avevano previsto quell'evento, a partire dall'analisi delle crepe che si stavano formando all'interno del ghiacciaio, dalle quali già nel 2021 si era staccato un iceberg di 1.300 km².

Come si formano gli iceberg

Per parlare del fenomeno della formazione degli icerberg a partire dai ghiacciai i ricercatori utilizzano il termine "calving" – letteralmente il parto delle mucche – a indicare metaforicamente la formazione di nuovi blocchi di ghiaccio dall'improvvisa rottura di un'unica piattaforma glaciale.

I ricercatori britannici sono andati fisicamente sul ghiacciaio Brunt, dove hanno trascorso 11 settimane raccogliendo campioni di ghiaccio. Qui hanno compiuto tutte le misurazioni necessarie per studiare la struttura del ghiaccio che compone la piattaforma nel tentativo di studiare le cause che hanno portato al collasso di un una sua parte.

La speranza è che arrivando a capire questo, sarà possibile prevedere anche la formazione dei prossimi iceberg. Secondo quanto riporta la Bbc, il 75% delle piattaforme dell'Antartide potrebbero liberarne dei nuovi nei prossimi anni.

Le cause della formazione di crepe nei ghiacciai

In realtà, spiegano gli esperti, è normale che di verifichi il distaccamento di banchi di ghiaccio dalla parte superiore di un ghiacciaio. Tuttavia, quest'ultimo rimane in equilibrio fino a quando questo fenomeno "naturale" viene bilanciato dalla parte sottostante del ghiacciaio.

Se l'acqua che tocca la parte superiore della piattaforma diventa però calda, questo potrebbe creare uno squilibrio tra le due parti del ghiacciaio. Anche se i ricercatori non hanno ancora trovato prove che sia stata questa la causa delle fratture nel ghiacciaio Brunt, è vero che – hanno spiegato i ricercatori – che in diverse aree dell'Antartide il cambiamento climatico e l'aumento delle temperature hanno determinato un'instabilità che ha accelerato in modo evidente i fenomeni di "calving", ovvero la formazione di nuovi icerberg. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per capire l'insieme dei fattori che porta le crepe nei ghiacciai ad aprirsi a tal punto da far staccare interi blocchi di ghiaccio.

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