La durata della vita umana continuerà ad aumentare? Ecco quanto potremmo vivere nel 2060

Da secoli ormai l’aspettativa di vita per gli esseri umani continua ad aumentare. Tuttavia, dopo da qualche tempo in ambito scientifico ha preso piede l'idea secondo cui la durata della vita umana abbia raggiunto la sua massima estensione. A proporla sono stati gli autori di uno studio del 2024 che ha analizzato trent’anni di dati demografici (1990-2020) relativi a dieci popolazioni: le otto nazioni più longeve, più Hong Kong e gli Stati Uniti.
Oggi, un nuovo studio dell'Università di Zurigo riapre la questione, rispolverando la teoria di una ricerca dei primi anni 2000, secondo cui la longevità umana sarebbe ancora lontana dal suo limite massimo. Secondo gli autori del nuovo studio, la tesi recente secondo cui la durata della vita abbia raggiunto il suo massimo non troverebbe infatti un riscontro nei dati degli ultimi decenni. Questi ultimi sembrano infatti suggerire che “la durata della vita femminile e di quella maschile continua ad aumentare linearmente su scala globale”.
La durata della vita umana continua ad aumentare
Lo studio del 2024 sosteneva che il rallentamento dell’aumento dell’aspettativa di vita nei Paesi più ricchi fosse la prova che abbiamo raggiunto il massimo della longevità possibile per la nostra specie. Secondo i ricercatori di Zurigo, però, i due studi non sono in contraddizione. La teoria secondo cui la vita continua ad allungarsi non si basava infatti su modelli nazionali, come fatto nello studio del 2024, ma su un’analisi globale.
Gli autori – come spiega anche IFLScience – spiegano che studiare la durata media della vita guardando a un singolo paese è limitante, poiché “i successivi progressi nella medicina e nel benessere sociale potrebbero non verificarsi nello stesso paese”. In altri termini: in un certo momento, l'aspettativa di vita in un certo paese può rallentare, ma aumentare in un altro. Ad esempio, tra il 1840 e il 2001, la popolazione femminile più longeva è cambiata ben 40 volte.
Sulla base dei dati relativi agli ultimi due decenni (2001-2020), contenuti nell’Human Mortality Database, i ricercatori hanno scoperto che la durata della vita maschile è aumentata in media di 1,96 anni per decennio, un dato molto vicino ai 2,03 anni per decennio osservati a partire dal 1840.
Anche i dati riferiti alla popolazione femminile confermano il trend. Nei primi vent’anni del XXI secolo, l’aspettativa di vita femminile è cresciuta di 1,45 anni per decennio (da 84,85 a 87,75 anni), un dato più basso rispetto ai 2,31 anni per decennio osservati dal 1840. In altre parole, non è vero che abbiamo smesso di vivere più a lungo: "Sembra che – si legge nello studio – i dati degli ultimi due decenni non forniscano ancora prove conclusive che la tendenza globale a lungo termine si è fermata".
Secondo questo studio, quindi, non ci sono prove sufficienti per affermare che la teoria proposta nei primi anni 2000 fosse sbagliata. Secondo quella previsione, la popolazione femminile avrebbe potuto raggiungere un'aspettativa di vita record di 100 anni entro sei decenni, cioè intorno al 2060. L’aggiornamento sui dati degli ultimi vent’anni modifica leggermente la previsione, senza però contraddirla: se l’andamento attuale continuerà, questo scenario potrebbe verificarsi già nel 2063.
"Questa tendenza notevolmente lunga osservata dal 1840 – scrivono i ricercatori – rimane in contrasto con la nostra aspettativa che la durata della vita umana debba a un certo punto raggiungere un tetto biologicamente imposto".