video suggerito
video suggerito

Influenza in Italia, nuova variante K e sintomi: cosa dice Bassetti sulla situazione a Natale

Con l’aumento dei casi di influenza in Italia, cresce la circolazione della nuova variante K. Sintomi, diffusione e l’analisi dell’infettivologo Matteo Bassetti in vista del periodo natalizio.
A cura di Valeria Aiello
92 CONDIVISIONI
Immagine

L’influenza 2025-2026 sta entrando nella sua fase più intensa in Italia, con un aumento costante dei casi e una crescente attenzione da parte delle autorità sanitarie. Secondo i dati più recenti del sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nella settimana compresa tra l’8 e il 14 dicembre oltre 800.000 italiani hanno avuto una sindrome simil-influenzale, con quasi il 40% delle infezioni respiratorie acute risultato positivo ai virus influenzali.

Le analisi di laboratorio indicano una netta predominanza del sottotipo A(H3N2) e del suo sottoclade K, più noto come “variante K”, attualmente prevalente in Italia secondo le analisi di sequenziamento coordinate dall’ISS. Nonostante la rapida diffusione, i dati epidemiologici disponibili non segnalano un aumento della gravità dell’influenza associata a questa variante, mentre i vaccini antinfluenzali disponibili continuano a offrire protezione significativa contro le forme più gravi e le ospedalizzazioni, come riportato anche dalle valutazioni preliminari delle autorità sanitarie.

I sintomi dell’influenza legata alla variante K si inseriscono nel quadro tipico dell’influenza stagionale, descritto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’ISS. I sintomi più comuni comprendono febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, cefalea e una marcata sensazione di stanchezza, con possibili evoluzioni verso complicanze respiratorie come bronchiti o polmoniti, soprattutto nelle persone anziane, nei soggetti fragili e in chi presenta patologie croniche. Proprio in queste fasce di popolazione, l’influenza può avere un impatto clinico più rilevante, pur in assenza di una maggiore aggressività intrinseca del virus.

In questo contesto si inserisce il commento dell’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, che in un recente video diffuso sui social ha richiamato l’attenzione sull’andamento globale della stagione influenzale. “L’influenza sta circolando in modo importante non solo in Europa, dove c’è un’allerta del Centro europeo per il controllo delle malattie” afferma, sottolineando come la diffusione del virus riguardi anche altre aree del mondo.

Bassetti invita a non abbassare la guardia in vista del periodo di Natale, ricordando l’importanza della prevenzione: “Siamo ancora in tempo per proteggerci. Vaccinarsi prima delle feste può ridurre il rischio che l’influenza si presenti in forma grave, soprattutto nelle persone più anziane e vulnerabili”.

Influenza in Italia: cosa mostrano gli ultimi dati RespiVirNet

Secondo l’ultimo rapporto settimanale RespiVirNet dell’ISS (settimana 2025-50), l’incidenza delle infezioni respiratorie acute (ARI) in Italia è in aumento, con una media di 14,7 casi ogni 1.000 assistiti nella popolazione generale e un picco quasi triplo (42 casi per 1.000) nei bambini sotto i 4 anni.

I dati dell’influenza 2025–2026 in Italia e confronto con la passata stagione influenzale / Credit: RespiVirNet/Sorveglianza virologica
I dati dell’influenza 2025–2026 in Italia e confronto con la passata stagione influenzale / Credit: RespiVirNet/Sorveglianza virologica

Le regioni più colpite risultano la Sardegna (23,61 casi per 1.000 assistiti) 3 la Campania (21,07 casi per 1.000), seguite da Sicilia (17,61 casi per 1.000) e Piemonte (17,41 per 1.000), dove i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta della rete sentinella riportano un aumento significativo delle infezioni respiratorie acute. Tassi di incidenza superiori alla media nazionale si osservano anche in Emilia Romagna (15,96 casi per 1.000) e Lombardia (15,65 casi per 1.000).

Questi dati si inseriscono in un quadro europeo segnato da un inizio anticipato della stagione influenzale, come osservato dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), che ha segnalato un aumento dei casi di influenza settimane prima rispetto al tipico periodo degli ultimi anni.

Variante K del virus A(H3N2): perché è oggi la più diffusa

Il virus influenzale A(H3N2) è storicamente uno dei principali responsabili delle stagioni influenzali più intense, e la variante K sta emergendo come la forma dominante in Italia e in Europa. Secondo l’ISS, il subclade K rappresenta la maggioranza dei virus A(H3N2) sequenziati in Italia dall’inizio della stagione influenzale 2025-2026 – 81,8% dei ceppi A(H3N2) attualmente circolanti.

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha osservato a livello globale una crescita della percentuale di virus influenzali A(H3N2), con il sottoclade K in aumento in molte parti del mondo, ad eccezione, ad oggi, del Sud America. “I virus del sottoclade K – precisa l’OMS – sono stati particolarmente evidenti a partire da agosto 2025 in Australia e Nuova Zelanda e sono stati rilevati in oltre 34 Paesi negli ultimi 6 mesi”.

Nonostante questa diffusione, le evidenze attuali non indicano un aumento della gravità dei sintomi rispetto alle stagioni influenzali precedenti, sebbene la variante K rappresenti una notevole evoluzione per il sottotipo H3N2 del virus dell’influenza A, le cui mutazioni influenzano la facilità con cui il virus si trasmette da persona a persona.

Quali sono i sintomi più comuni dell’influenza in questa stagione

Secondo l’OMS e le principali agenzie sanitarie, i sintomi influenzali possono includere i seguenti segnali, che spesso compaiono in modo improvviso:

  • Febbre alta
  • Tosse (secca o produttiva)
  • Mal di gola
  • Mal di testa
  • Dolori muscolari e articolari
  • Brividi e senso di malessere generale
  • Naso che cola o congestionato
  • Stanchezza intensa
  • Vomito e diarrea (più frequenti nei bambini)

Questi sintomi rientrano nella definizione classica dell’influenza stagionale, per cui si raccomanda attenzione e consulto medico soprattutto in gruppi a rischio, come anziani, bambini piccoli e persone con condizioni croniche. In alcuni casi, se non trattata adeguatamente, l’influenza può evolvere in complicanze respiratorie più gravi come bronchiti o polmoniti, soprattutto negli individui più fragili.

L’analisi di Matteo Bassetti sul periodo di Natale

Secondo l’infettivologo Matteo Bassetti, l’influenza di quest’anno potrebbe avere un impatto rilevante anche durante il periodo natalizio. Il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova richiama in particolare l’attenzione sulle persone più fragili e sugli anziani, invitando a non sottovalutare la diffusione del virus in questa fase della stagione.

“L’influenza sta circolando in modo importante, non solo in Europa ma anche in altre aree del mondo” spiega Bassetti, ricordando come in una parte dei casi possano comparire forme respiratorie più impegnative. “È soprattutto per le persone più vulnerabili che la prevenzione diventa fondamentale” sottolinea, ribadendo l’importanza della vaccinazione prima delle festività per ridurre il rischio di complicanze e ricoveri.

Vaccino antinfluenzale e protezione: cosa dicono le evidenze disponibili

Le autorità sanitarie europee e internazionali, tra cui l’ECDC e l’OMS, sottolineano l’importanza di vaccinarsi prima che l’influenza raggiunga il picco stagionale, quest’anno previsto tra dicembre e gennaio. Secondo l’ECDC, la vaccinazione resta uno degli strumenti più efficaci per proteggere sé stessi e gli altri, specialmente nelle categorie a rischio come gli anziani, le persone con malattie croniche, le donne in gravidanza e il personale sanitario.

Oltre alla vaccinazione, le principali raccomandazioni includono:

  • lavarsi frequentemente le mani
  • mantenere distanza da persone con sintomi respiratori
  • rimanere a casa in caso di malattia
  • coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce

Questi comportamenti, insieme alla vaccinazione, riducono la diffusione dell’influenza e proteggono le fasce più vulnerabili della popolazione.

92 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views