In Alabama spunta un “drago dorato”: il fenomeno ottico visto dalla Stazione Spaziale Internazionale

Un astronauta della NASA a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, Woody Hoburg, ha fotografato uno scorcio unico del fiume Alabama che dall’alto sembra trasformarsi in un vero e proprio “drago dorato”. La sorprendente tonalità metallica non è un’illusione digitale: è il risultato di un fenomeno ottico chiamato “sunglint”, che si verifica quando la luce solare si riflette sulla superficie dell’acqua verso l’osservatore, creando bagliori simili a specchi liquidi.
“La luce del sole che si riflette sulla superficie calma del fiume aumenta il contrasto tra acqua e terra, evidenziando zone allagate e dettagli delle ampie anse del corso d’acqua” spiega la NASA. L’insieme di riflessi dorati, curve sinuose e pianure circostanti conferisce al fiume una forma che ricorda un drago cinese che serpeggia tra le campagne dell’Alabama.
Il tratto immortalato comprende Gee’s Bend, una grande ansa a forma di U che circonda la cittadina di Boykin, nota per la sua vivace tradizione artistica. La testa del drago corrisponde invece all’area del bacino artificiale Dannelly, creato negli anni ’60 sbarrando parzialmente il fiume, che ha innalzato il livello dell’acqua e allagato le pianure circostanti.
Il fenomeno ottico del “drago dorato” in Alabama
Il bagliore dorato osservato da Woody Hoburg durante la Expedition 69 sulla ISS è il risultato del sunglint, un fenomeno ottico in cui la luce solare si riflette sulla superficie dell’acqua con un angolo che permette all’osservatore, in questo caso l’astronauta, di vedere un riflesso simile a uno specchio.
Le condizioni ideali – acque calme, luce diretta e assenza di onde – hanno reso possibile l’effetto dorato. La colorazione particolare è probabilmente influenzata dalla dispersione della luce nell’atmosfera, causata da aerosol, polvere e foschia, che filtrano le lunghezze d’onda blu lasciando prevalere toni gialli e dorati.
La geografia del fiume contribuisce ulteriormente alla spettacolarità dell’immagine. La diga Dannelly ha innalzato il livello dell’acqua e allagato le pianure adiacenti, mentre Gee’s Bend, con la sua ampia ansa a forma di U, accentua le linee sinuose del corso d’acqua, completando l’illusione visiva del drago dorato. Come osserva l’Earth Observatory della NASA, “la combinazione di ampie anse, zone allagate e bagliori dorati crea dettagli che normalmente resterebbero invisibili dall’alto”.
Il risultato è un esempio perfetto di come fotografia dallo spazio, fenomeni naturali e geografia terrestre possano unirsi per creare immagini straordinarie, capaci di catturare l’immaginazione e rivelare nuovi dettagli del nostro pianeta.