Il primo test per il Papilloma virus da fare a casa: come funziona il dispositivo approvato dalla Fda

Prima dell'introduzione del Pap test negli anni '50, il tumore della cervice uterina è stato per molto tempo uno dei tumori più diffusi nella popolazione femminile. Tuttavia, l'avvio di programmi di screening nazionali ha permesso, almeno nei Paesi più ricchi, di ridurre drasticamente il numero di nuovi casi. Ad esempio, in Italia – spiega la Fondazione Airc – con circa 2.500 nuove diagnosi all'anno il tumore alla cervice uterina rappresenta oggi l'1,3% di tutti i tumori femminili.
Eseguire regolarmente il Pap test, un test semplice e non invasivo, è infatti fondamentale per intercettare i primi segnali di alterazioni cellulare del collo dell'utero e l'eventuale presenza di lesioni precancerose. Queste infatti se non bloccate possono – ma non sempre – dare origine al cancro.
Inoltre, negli ultimi anni la prevenzione è migliorata anche grazie all'introduzione del vaccino contro l'HPV (qui spieghiamo perché è importante vaccinarsi) e dell'HPV test, un test simile che permette di rilevare direttamente la presenza dei virus HPV (Papillomavirus) ad alto rischio oncogeno. Le infezioni dovute a questo virus rappresentano infatti il principale fattore di rischio per il tumore della cervice, ancora prima che si siano formate le lesioni. Ecco perché questo test è fondamentale per prevenire il rischio di tumore della cervice e da oggi – per il momento soltanto negli Stati Uniti – potrebbe essere ancora più semplice.
Come funziona il nuovo pap test
La Fda (Food and Drug Administration), l'agenzia federale che regolamenta il settore farmaceutico e alimentare negli Stati Uniti, ha appena approvato il primo HPV test fai da te in grado di intercettare i 14 ceppi ad alto rischio del Papillomavirus. Il test in questione è prodotto dalla start up Teal Helat e consiste in un dispositivo di autoraccolta di campioni vaginali. È stato pensato per le donne a cui è raccontato eseguire regolarmente questo tipo di screening (donne tra 25 e 65 anni): una volta raccolti, i campioni potranno essere inviati attraverso un servizio di telemedicina end-to-end a un laboratorio che si occuperà di esaminarli e inviare gli esiti alle donne. Questi campioni vengono infatti testati "con lo stesso test HPV primario utilizzato da un medico", spiega l'azienda produttrice.
La Fda ha approvato il test, che sarà disponibile a partire dal prossimo giugno già in California e poi progressivamente nel resto degli Stati Uniti, dopo aver condotto uno studio (SELF-CERV) su più di 600 donne che hanno testato il nuovo dispositivo: i risultati hanno infatti mostrato che i campioni auto-raccolti forniscono risultati con lo stesso grado di affidabilità dei test svolti in ambito sanitario (hanno rilevato il virus nel 96% dei casi). Il prezzo del prodotto non è ancora stato ufficializzato, ma la società ha spiegato di essere in trattarie con i principali fornitori di assicurazioni e prevede di offrire "opzioni di pagamento flessibili".
Questo test ricerca quindi l'HPV, ma non le lesioni cellulari, quindi non si si sostituisce al Pap test.
Ogni quanto fare il Pap test
Ovviamente questo prodotto riguarda gli Stati Uniti, nei Paesi dell'Ue infatti la Fda non ha competenza, ma spetta all‘EMA (Agenzia europea del medicinale) e poi alle singole agenzie nazionali approvare nuovi prodotti farmaceutici.
In Italia i programmi di screening nazionali raccomandano alle donne tra i 25 e i 30 anni di sottoporsi al pap test almeno ogni tre anni, mentre se ci sono state infezioni da Papilloma virus o altri fattori di rischio noti dovrebbero effettuarlo una volta all'anno. Dopo i 30 anni si raccomanda invece di fare l'HPV test almeno ogni cinque anni.