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Il mistero dell’uomo di Maba, l’ominide che non appartiene ad alcuna specie nota

L’uomo di Maba era un ominide vissuto nel tardo Pleistocene medio, il cui cranio fossile è stato scoperto a Maba, in Cina: considerato un “Neanderthal cinese” per alcuni tratti del volto, presenta tuttavia una combinazione unica di caratteristiche appartenenti a diverse specie umane, che rende impossibile classificarlo con certezza in un gruppo di ominidi noto.
A cura di Valeria Aiello
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Il mistero dell’uomo di Maba, l’ominide del tardo Pleistocene medio i cui resti furono scoperti nel 1958 in una grotta vicina alla città di Maba, nella provincia cinese del Guangdong, è ancora irrisolto: i frammenti fossili della sua calotta cranica e della parte superiore destra del viso, con porzioni dell’osso nasale ancora attaccate, avevano suggerito una connessione con l’Homo erectus, anche se i tratti del suo volto erano più simili a quelli dei Neanderthal, tanto da fargli guadagnare l’appellativo di “Neanderthal cinese”. La cavità cranica sembrava però mostrare una combinazione di caratteristiche appartenenti a diverse specie umane che hanno finora hanno reso impossibile classificare l’uomo di Maba in un gruppo di ominidi noto.

Per saperne di più, due paleoantropologi cinesi coordinati dal collega e ricercatore Antoine Balzeau del CNRS presso l’UMR 7194 Histoire Naturelle des Humanités Préhistoriques del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi, hanno condotto la prima valutazione dettagliata delle strutture interne del cranio che, in quasi 70 anni, sono rimaste in gran parte inesplorate. Il loro studio, pubblicato in un articolo di ricerca sull’American Journal of Biological Anthropology, ha fornito nuove informazioni sulle caratteristiche dell’uomo di Maba, evidenziando ulteriormente come la sua combinazione unica di tratti renda difficile attribuirlo con certezza a una singola specie umana.

Chi era l’uomo di Maba, l’ominide senza specie

L’uomo di Maba, noto anche come Maba 1, era un ominide vissuto nell’Asia del tardo Pleistocene medio (300.000-130.000 anni fa), parte di un’epoca che i paleoantropologi chiamano la “confusione nel mezzo” per la complessità e la sovrapposizione di caratteristiche condivise che confondono i confini tra le diverse specie umane.

Una replica del cranio dell’uomo di Maba / Credit: Wiipedia
Una replica del cranio dell’uomo di Maba / Credit: Wiipedia

Fossili di queste specie intermedie sono stati rinvenuti in Africa e in Eurasia, con creature simili all’Homo sapiens scoperte in Marocco (Jebel Irhoud) e in Tanzania (LH18), così come l’uomo di Broken Hill, una variante di Homo heidelbergensis trovato in Zambia, tutti risalenti alla stessa epoca di Maba. Curiosamente, gli autori del nuovo studio hanno scoperto che l’uomo di Maba condivide più somiglianze con questi tre esemplari dibattuti che con i Neanderthal a cui era stato inizialmente ricondotto.

Nonostante sia stato considerato un ‘Neanderthal cinese’ per la somiglianza mostrata nel viso, il nostro studio non ha trovato caratteristiche appartenenti esclusivamente a H. neanderthalensis – hanno precisato i ricercatori – . Le strutture interne di Maba 1 mostrano , una combinazione di caratteristiche morfologiche riscontrate in diverse specie, evidenziando ulteriormente l’elevata variabilità tra gli ominidi del tardo Pleistocene medio”.

Tra questi tratti, è presente una forma complessiva del cranio che può essere considerata più vicina quella dell’Homo erectus rispetto a quella dei Neanderthal e dell’Homo sapiens, anche il lobo frontale di Maba 1 è risultato troppo corto per essere considerato quello di un H.erectus.

Considerando i diversi, i ricercatori hanno pertanto concluso che “Maba 1 non può attualmente essere classificato in nessun gruppo di ominidi noto”, suggerendo che la tipizzazione più appropriata possa essere semplicemente “non-erectus.

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