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Il mistero delle comete oscure che vagano nello Spazio: nemmeno gli scienziati sanno cosa sono

Le comete oscure sono state scoperte nel 2016: sembrano corpi rocciosi in tutto simili agli asteroidi ma si comportano come comete. Ora i ricercatori sperano di scoprire qualcosa in più sulla loro origine grazie a una sonda giapponese che ne raggiungerà una nel 2031.
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European Space Agency (ESA) | Rappresentazione artistica di ’Oumuamua, una delle comete oscure scoperte finora (ESA/Hubble, NASA, ESO, M. Kornmesser)
European Space Agency (ESA) | Rappresentazione artistica di ’Oumuamua, una delle comete oscure scoperte finora (ESA/Hubble, NASA, ESO, M. Kornmesser)

Non sono né asteroidi né comete, ma presentano caratteristiche riconducibili a entrambi. Per questo motivo sono state chiamate "comete oscure" e, anche se sono state scoperte ormai quasi dieci anni fa, nel 2016, rappresentano ancora un mistero per gli scienziati. Non sappiamo nemmeno se potrebbero o no rappresentare una minaccia per il nostro Pianeta.

Finora ne sono state individuate 14, e una di queste, lunga 300 metri, è stata rintracciata nel 2023 nei pressi della Terra. Ora, una sonda spaziale giapponese, casualmente, raggiungerà una di queste nel 2031 e la speranza degli studiosi è che potrà scoprire qualcosa in più sulla natura di questi corpi celesti. Secondo gli scienziati che le stanno studiando, infatti, questi misteriosi oggetti celesti potrebbero contenere nuove informazioni perfino sull'origine dell'acqua sulla Terra.

Cosa sono le comete oscure

Per i non esperti potrebbe essere facile confondere meteoriti e comete, ma in realtà c'è una differenza importante tra queste due categorie di corpi celesti che orbitano nel Sistema Solare. Gli asteroidi sono oggetti rocciosi inattivi, formati per lo più da roccia e metallo, mentre le comete sono composte per lo più da ghiaccio e roccia e presentano lunghe code che si estendono per milioni di chilometri.

Le comete oscure, invece, sembrano essere corpi a metà tra queste due tipologie di corpi celesti: sembrano asteroidi, in quanto si presentano come corpi rocciosi e senza attività visibile, ma si muovono come una cometa, pur non avendo nessuna delle sue caratteristiche tipiche. Quando gli astronomi osservarono il primo corpo celeste con questo profilo, nel 2016, studiandone l'orbita – ricostruisce la BBC – notarono che quello che sembrava essere un asteroide con il comportamento di una cometa sembrava ricevere ogni tanto una spinta improvvisa che ne modificava il moto, ma non sembrava essere riconducibile alla gravità.

Proprio come succede alle comete, che man mano che si avvicinano al Sole subiscono un'accelerazione non gravitazionale dovuta al fatto che il ghiaccio presente al loro interno si riscalda velocemente ed emette gas e polveri che agiscono come un propulsore per la cometa stessa. Ma, a differenza delle comete, questo corpo celeste non lasciava nessuna scia visibile di polvere o ghiaccio.

L'astronomo Darryl Seligman della Michigan State University negli Stati Uniti, alla guida di un team che nel 2023 ha annunciato di aver individuato sei di queste comete oscure, ha detto alla Bbc: "Non abbiamo ancora idea di cosa lo stia effettivamente causando", a proposito dell'origine di questo loro particolare movimento.

In programma l'arrivo di una sonda nel 2031

Ora i ricercatori che le stanno studiando sperano di scoprire qualcosa in più sulla loro natura dall'invio casuale di una sonda giapponese su uno di questi corpi celesti. Nel 2019 la sonda spaziale giapponese Hayabusa2 dell'agenzia spaziale giapponese JAXA è stata inviata in orbita per raccogliere materiale dall'asteroide Ryugu, ma dato che aveva ancora carburante, l'agenzia decise di spedirla verso un altro asteroide (1998 KY26).

Solo in un secondo momento, le osservazioni successive sulle comete oscure hanno scoperto che 1998 KY26 è proprio una cometa oscura.
"Non sapevamo nulla delle comete oscure al momento della pianificazione della missione estesa. È davvero emozionante", ha detto Yuichi Tsuda di JAXA, responsabile del progetto Hayabusa2. Secondo le previsioni degli astronomi giapponesi, la sonda giapponese dovrebbe raggiungere la cometa oscura nel 2031, dove catturerà immagini dettagliate del corpo celeste e, forse, potrebbe perfino riuscire ad atterrarvi.

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