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Ha vinto il Nobel ma ancora non lo sa: perché Fred Ramsdell non sta rispondendo al telefono

Fred Ramsdell, 64 anni, è uno dei tre ricercatori che hanno vinto il premio Nobel per la Medicina 2025. A differenza dei suoi colleghi però non è stato ancora contattato da comitato ufficiale. Il motivo? Sta facendo una vacanza disconnesso nell’Idaho, Stati Uniti.
A cura di Valerio Berra
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Al momento c’è una persona che sta vagando da qualche parte nell’Idaho, nella parte Nord Ovest degli Stati Uniti. Si chiama Fred Ramsdell, ha 64 anni, è un ricercatore, si è occupato del nostro sistema immunitario e ha appena vinto il Nobel per la Medicina. Un premio condiviso con Mary Brunkow e Shimon Sakaguchi. A differenza dei suoi colleghi però Fred ancora non sa assolutamente nulla.

La storia è stata raccontata dal quotidiano britannico The Guardian. La comunicazione ufficiale del premio Nobel viene fatta con una telefonata dal comitato che gestisce l’assegnazione del premio. È un sistema che può funzionare se l’interessato ha a disposizione un telefono, cosa che non sembra sia così scontata per Fred. Al momento infatti pare che stia facendo una vacanza in Idaho disconnesso, è stata definita “off the grid”. Nemmeno i suoi amici sono riusciti a sentirlo, come ha spiegato Jeffrey Bluestone: “Credo stia facendo un giro con lo zaino in spalla nell’Idaho”.

La scoperta per cui Fred Ramsdell ha vinto il premio Nobel

Tutti e tre gli scienziati che hanno vinto il premio Nobel per la Medicina hanno collezionato scoperte sulla tolleranza immunitaria periferica. Abbiamo dedicato un approfondimento a questo tema, che riguarda soprattutto le cellule T Regolatrici. Detto in breve, stiamo parlando di cellule che lavorano come agenti di sicurezza del nostro sistema immunitario. Il loro compito è quello di controllare l’azione delle cellule immunitarie ed evitare che attacchino parti del nostro corpo scatenando malattie autoimmuni. Un compito intuito da Shimon Sakaguchi già nel 1995.

Fred Ramsdell e Mary Brunkow nel 2001 hanno lavorato alla scoperta del gene FOXP3 nei topi. Un gene, con un equivalente anche negli esseri umani, associato a un elevato rischio di sviluppare malattie autoimmuni. Intanto il comitato per i Nobel ha già assegnato anche i premi per la Fisica.

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