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Giocare ai videogiochi ha effetti benefici sulle capacità decisionali e l’attività del cervello

Lo indicano i risultati di un nuovo studio americano che ha confrontato le risposte comportamentali e cerebrali di giocatori e non giocatori durante le attività decisionali.
A cura di Valeria Aiello
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Giocare o non giocare ai videogames? Secondo un nuovo studio americano sugli effetti dei videogiochi sul cervello, i giochi gestiti da dispositivi elettronici hanno un’influenza positiva sulle capacità decisionali delle persone, oltre ad aumentare l’attività di alcune regioni cerebrali.

A confermarlo sono state le scansioni di risonanza magnetica funzionale (fMRI) su giocatori e non giocatori che, quando confrontate, hanno mostrano notevoli differenze in relazione alle risposte cognitive e sensomotorie dei partecipanti allo studio. In altre parole, giocare ai videogiochi “migliora potenzialmente molti dei sotto-processi per la sensazione, la percezione e la mappatura all’azione, migliorando le capacità decisionali” hanno spiegato gli studiosi che hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista Neuroimage: Reports.

I benefici dei videogiochi sull'attività del cervello

Lo studio, guidato dal ricercatore capo Mukesh Dhamala della Georgia State University, ha coinvolto 47 giovani in età universitaria di cui 28 erano giocatori abituali di videogiochi e 19 non giocatori.

I partecipanti sono stati tutti testati con un macchinario per la risonanza magnetica funzionale appositamente modificato con uno specchio che consentiva di vedere un primo segnale colorato immediatamente seguito da puntini in movimento, per i quali è stato chiesto di premere un pulsante con la mano destra o sinistra per indicare la direzione di movimento, oppure di non premere alcun pulsante in assenza di movimento direzionale.

Oltre ad essere più veloci e accurati nelle loro riposte, i giocatori di videogames hanno mostrato una maggiore attività in alcune regioni del cervello rispetto ai non giocatori, suggerendo che l’abitudine al gioco migliori le prestazioni decisionali con potenziali implicazioni nell’aumento dell’attività specifica delle regioni di interesse.

Le aree cerebrali attivate dai videogiochi / Neuroimage: Reports.
Le aree cerebrali attivate dai videogiochi / Neuroimage: Reports.

Possiamo ipotizzare che il compito decisionale sensomotorio che abbiamo utilizzato in questo studio coinvolga più sotto-processi, come la trasmissione di informazioni sensoriali al cervello, l’accumulo di prove sensoriali alla percezione e la mappatura della scelta all’azione con il controllo dell’attenzione presente nell’intero processo – precisano gli autori dello studio – . I miglioramenti di queste attività sensomotorie nei giocatori possono essere associati a miglioramenti in vari aspetti dei processi cerebrali di basso e alto livello, tra cui la sensazione, l’attenzione, la navigazione spaziale, il controllo cognitivo e il carico di lavoro”.

A detta degli studiosi, giocare  ai videogames può quindi essere “utilizzato efficacemente per l’allenamento, ad esempio l’allenamento dell’efficienza decisionale e gli interventi terapeutici, una volta identificate le reti cerebrali pertinenti”.

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