Fare a gara a chi si brucia di più: perché i video della Sunburn challenge sono davvero pericolosi

In queste settimane molti utenti di TikTok stanno pubblicando video in cui mostrano le loro abbronzature, molto spesso delle vere e proprie ustioni, accompagnati da hashtag come #sunburn o #sunburnlines o ancora #sunpoisoning e #sunburnchallenge.
Il concetto è quello di mostrare l'abbronzatura o la bruciatura più estrema, senza preoccuparsi dei rischi per la salute della pelle, primo tra tutti quello di melanoma. Poco conta se le scottature avvengono quando si è giovani, anzi: secondo l'American Academy of Dermatology, scottarsi anche solo cinque volte da giovanissimi, tra i 15 e i 20 anni, aumenta il rischio di melanoma dell’80% e il rischio di cancro della pelle diverso dal melanoma del 68%.
Cos'è la sunburn challenge
La maggior parte di questi hashtag non sono davvero nuovi: anche gli anni scorsi infatti si erano diffusi trend di questo tipo. Ad esempio nell'estate 2024 un'influencer aveva perfino pubblicato il video di una ricetta per una crema solare fai da te, nonostante la lunga serie di rischi per la salute di un prodotto del genere, ovviamente non idoneo a proteggere dai raggi UV.
A questo genere di contenuti quest'anno si è anche aggiunta la tendenza beauty di ricreare con il makeup il segno del bikini. Anche se in quest'ultimo caso i rischi effettivi per la salute non ci sono, il problema è che questo genere di contenuti può generare un pericoloso effetto emulazione in cui i rischi per la salute vengono del tutto ignorati o, ancora peggio, sottovalutati quasi come non esistessero davvero.
Cosa mostrano i video virali
In uno di questi video, che è stato visto più di 24.600 volte, una ragazza mostra il segno del costume e la pelle coperta da forti rossori. Mentre balla e sorride scrive in sovrimpressione nel video "Sun burn competition? I win", ovvero "Gara di scottatura? Ho vinto io". Nella descrizione del video prosegue "Sono stata anche peggio con ustioni di secondo grado, ma questa non è poi così male". Ma subito dopo aggiunge: "Ragazzi, mettete la crema solare", in una specie di cortocircuito logico, come se i rischi stessi dell'eccessiva esposizione al sole diventassero funzionali a andare virali.
Quali sono i rischi per la salute
Il punto è che questi rischi, primo tra tutti quello di melanoma, un tumore maligno della pelle dovuto alla "trasformazione tumorale dei melanociti", come spiega dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC). I melanociti sono cellule specializzate dell'epidermide che hanno il compito di produrre la melanina. Questa infatti, oltre a dare il colore alla pelle (oltre che a occhi e capelli), la protegge dai danni causati dai raggi UV.
Il legame tra melanoma e l'esposizione ai raggi UV è un dato di fatto, in quanto questi rappresentano il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo. A preoccupare i dermatologi è anche il costante abbassamento dell'età media di prima insorgenza: oggi il melanoma è la terza neoplasia più spesso diagnosticata negli under 50.
Questo genere di contenuti, pubblicati in genere da ragazzi e ragazze molto giovani, diventa quindi ancora più preoccupante. È infatti fondamentale non scottarsi nemmeno in età pediatrica, perché qualsiasi scottatura causa danni nella pelle che, se non riparati dal sistema immunitario, possono nel tempo aumentare il rischio di mutazioni e quindi di cancro, come aveva spiegato a inizio estate Paolo Ascierto, presidente dellaFondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative presso l'Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli.