Eruzione del Kilauea: il momento esatto in cui la lava inghiotte la telecamera dell’USGS

Un video diffuso dall’US Geological Survey (USGS) mostra il momento esatto in cui l’eruzione del vulcano Kilauea alle Hawaii travolge una telecamera di monitoraggio. Le immagini riprendono gli ultimi secondi prima che una fontana di lava, attiva durante l’episodio 38, la colpisca direttamente tra le 9:55 e le 9:57 del 6 dicembre 2025. L’immagine si riempie di tefra, cenere e detriti, fino a quando il segnale si interrompe e la trasmissione live si oscura.
Nel post su X.com con cui l’USGS ha pubblicato la clip, gli scienziati hanno commentato con ironia: “Nel caso vi siate mai chiesti cosa si provasse a essere inghiottiti da una fontana di lava…”. La telecamera (identificata con la sigla V3) si trovava in un’area chiusa dell’Hawai‘i Volcanoes National Park, utilizzata dai vulcanologi per monitorare la dinamica eruttiva del cratere Halemaʻumaʻu.

Le fontane di lava più energetiche dell’episodio, fuoriuscite dalla bocca meridionale del vulcano, hanno raggiunto oltre 300 metri e hanno spinto materiale incandescente verso la postazione della telecamera, seppellendola in pochi istanti.
Secondo quanto riportato dai ricercatori, la V3 era una delle tre telecamere del sistema di osservazione del Kīlauea. Il team dell’USGS Volcanoes ha spiegato che la ricerca di una nuova collocazione richiederà tempo, perché le postazioni devono essere alimentate, protette e collegate a infrastrutture stabili. Nel frattempo, le telecamere V1 e V2 continuano a trasmettere immagini in diretta della sommità del vulcano.
Il video della V3 sta intanto accumulando centinaia di migliaia di visualizzazioni sui canali social ufficiali, diventando una delle testimonianze più citate dagli esperti sulla forza dell’eruzione.
Eruzione del Kilauea: cosa è successo durante l’episodio 38
L’episodio 38, iniziato alle 8:45 del 6 dicembre, è stato uno degli eventi più intensi dell’attuale sequenza eruttiva iniziata nel dicembre 2024. Le bocche nord e sud del cratere Halemaʻumaʻu hanno prodotto fontane sostenute per circa dodici ore, con emissioni di anidride solforosa molto elevate e un pennacchio che ha superato i 6 km di altezza.

Le stime preliminari parlano di decine di milioni di metri cubi di lava eruttati nelle prime ore, con la bocca meridionale responsabile dei getti più vigorosi e della dispersione di tefra che ha raggiunto la telecamera V3.
La combinazione di fontane di lava, venti variabili e instabilità del materiale incandescente ha determinato l’impatto diretto che si vede nel video, ora analizzato anche dai geologi per ricostruire la dinamica eruttiva.