Covid, i casi tornano a salire nel mondo: sotto osservazione la nuova variante Nimbus

Negli ultimi mesi è stato registrato un aumento della circolazione del SARS-CoV-2, il virus responsabile del Covid-19, che ha raggiunto i livelli registrati circa un anno fa, a luglio 2024. Lo ha annunciato nel suo ultimo aggiornamento, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che continua a monitorare la circolazione del virus a livello globale, oltre all'attività delle singole varianti.
Solo qualche giorno fa, il 23 maggio, sempre l'Oms ha infatti aggiornato l'elenco delle varianti, inserendo l'ultima arrivata, la NB.1.8.1, già rinominata Nimbus da diversi esperti, tra le "Variants under monitoring" (VUM), ovvero le varianti sotto monitoraggio, la categoria che indica il grado di preoccupazione minore, sotto le "Variants of interest" (VOI), le varianti di interesse, e le "Variants of concern" (VOC), ovvero le varianti preoccupanti.
Gli ultimi dati sull'andamento globale del virus
"Da metà febbraio 2025, secondo i dati disponibili dai siti sentinella – spiega l'Oms – l'attività globale di Sars-CoV-2 è in aumento, con un tasso di positività ai test che ha raggiunto l'11%, livelli che non si osservavano da luglio 2024″. Un aumento che sembra interessare soprattutto i Paesi del Mediterraneo orientale, del sud-est asiatico e del Pacifico occidentale.
Tuttavia, è bene chiarire che l'evoluzione dell'andamento del virus è secondo l'Oms "ampiamente coerente con i livelli osservati durante lo stesso periodo dell'anno scorso". Tuttavia, non essendo ancora chiara la stagionalità del virus, è fondamentale continuare a monitorare la situazione globale.
Il ruolo delle nuove varianti
Nel suo ultimo aggiornamento, l'Oms ha fatto anche il punto sulle varianti attualmente in circolazione, spiegando che rispetto all'inizio dell'anno, le tendenze globali delle varianti SARS-CoV-2 sono leggermente cambiate. Nello specifico, dopo essere diventata dominante a livello globale – come ha confermato il 19 maggio l'Agenzia europea del medicinale(Ema) raccomandando l'aggiornamento dei vaccini – la circolazione di LP.8.1 è diminuita, mentre sono in aumento le segnalazione di NB.1.8.1, la nuova variante che nelle ultime settimane ha iniziato a circolare in modo più significativo in diversi Paesi del mondo. Il 18 maggio rappresentava il 10,7% delle sequenze segnalate a livello globale, un aumento significativo rispetto al 2,5% di quattro settimane prima".
Come abbiamo spiegato in questo approfondimento, alcune delle mutazioni che NB.1.8.1 presenti nella proteina Spike, l'aggancio che il virus utilizza per legarsi alle cellule umane, sembrano causare una maggiore trasmissibilità, mentre altre sembrano indebolire la capacità degli anticorpi di neutralizzare il virus. In termini tecnici, sembra che la variante abbia una maggiore immunoevasività, come è stato segnalato anche per la precedente LP.8.1. Per questo motivo infatti l'Ema ha chiesto che un aggiornamento dei vaccini oggi disponibili: chiaramente, sebbene i vaccini continuino a proteggere dalle forme più gravi, il calo dell'efficacia immunizzante implica il rischio di un aumento della circolazione del virus.
Tuttavia, è bene chiarire che sebbene nei Paesi in cui Nimbus è più presente sia stato registrato un aumento dei ricoveri, la nuova variante non sembra per il momento causare infezioni più gravi delle varianti già esistenti. Inoltre, "i vaccini COVID-19 attualmente approvati – rassicura l'Oms -rimangano efficaci per questa variante contro la malattia sintomatica e grave".
La situazione in Italia
Secondo i dati riportati nell'ultimo report settimanale del 21 maggio realizzato dall'Istituto superiore di sanità (Iss), la situazione in Italia è stabile, con un leggero aumento dei nuovi casi.
L'incidenza dei casi diagnosticati tra il 15 e il 21 maggio è infatti pari a 1 caso per 100.000 abitanti, mente la settimana prima era inferiore a 0,5 casi per 100.000 abitanti. Il report indica come in aumento anche la percentuale di reinfezioni, attualmente al 41%, mentre la settimana pretendete era del 37%. Per quanto riguarda le varianti in circolazione, l'Iss conferma che in Italia stanno circolando contemporaneamente "differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale".