Cos’è la disfagia, la patologia di cui soffriva Daniele Pieroni: le cause e i sintomi

Daniele Pieroni aveva 64 anni e dal 2008 conviveva con il morbo di Parkinson. La sua morte è il primo caso di suicidio assistito avvenuto in Toscana, resa possibile dalla legge "Liberi Subito" approvata dalla Regione a febbraio 2025. Lo scrittore è deceduto nella sua casa di Chieti il 17 maggio, ma da tempo aveva preso la sua decisione, tanto che la prima chiamata al Numero Bianco dell'associazione Luca Coscioni risale all'agosto del 2023.
Il morbo di Parkinson, di cui Pieroni era affetto da ormai quasi venti anni, è una malattia neurodegenerativa, cronica e progressiva, che può compromettere diverse funzioni, non solo il movimento, ma anche quelle cognitive, comportamentali e vegetative. Nelle fasi avanzate della malattia, tra i sintomi può esserci anche disfagia, ovvero una difficoltà importante a deglutire, che nei casi più severi può rendere necessario il ricorso alla Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG), una procedura che permette alla persona di alimentarsi. Pieroni ne aveva bisogno 21 ore su 24.
Cos’è la disfagia e quali sono le cause del disturbo della deglutizione
Il termine disfagia indica genericamente la difficoltà a deglutire, e quindi a introdurre nello stomaco alimenti solidi o liquidi, compresi i farmaci, dovuta a disturbi che interessano i muscoli e i nervi di bocca e lingua. In realtà – spiega il Policlinico Gemelli – questo disturbo può presentarsi in due forme: disfagia orofaringea, che si manifesta con la difficoltà di far passare il cibo dalla bocca all’esofago, e disfagia esofagea, se la difficoltà riguarda il passaggio degli alimenti dall’esofago allo stomaco.
Le cause della disfagia possono essere diverse. Alla base ci può essere una causa occasionale, come una masticazione scorretta, oppure una patologia pregressa. Tra quelle associate alla disfagia ci sono ictus, demenza senile, le malattie a carico dell'esofago, alcuni tumori, Alzheimer e morbo di Parkinson.
I sintomi della disfagia
Questo disturbo può manifestarsi con una serie di sintomi conseguenti alla difficoltà avvertite quando si prova a ingerire alimenti o liquidi. Quindi possono esserci:
- Tosse associata alla deglutizione
- Senso di soffocamento
- Regurgito
- Inappetenza
- Salivazione eccessiva
- Rischio di soffocamento qualora il cibo invece di passare attraverso l'esofago finisca nelle vie respiratorie.
Come si cura la disfagia e a cosa serve la PEG
La cura della disfagia si basa principalmente sull'individuazione della causa del disturbo e il suo trattamento. Tuttavia, a volte si consiglia un'alimentazione fatta di cibi preparati appositamente per facilitare la deglutizione, come alimenti centrifugati o passati.
Nei casi in cui il disturbo è molto forte e quindi la persona non riesce a deglutire, né per bere né per mangiare, può essere necessario ricorrere alla Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG). Questa procedura consiste nell'inserire un dispositivo in materiale plastico nello stomaco attraverso la cavità addominale – spiega la Fondazione Humanitas – così da collegare la cavità gastrica all'esterno con un tubicino di 5-7 mm. Attraverso questo è quindi possibile somministrare cibi, liquidi e farmaci. Spesso questa procedura viene scelta per Nutrizione Enterale Domiciliare nei pazienti che a causa di malattie neurologiche acute o croniche non possono più alimentarsi autonomamente.