Cosa significa avere solo due anni di emissioni prima di superare la soglia critica di 1,5 °C

Agli attuali livelli di emissioni, il budget di anidride carbonica (CO2) per non superare un riscaldamento globale di 1,5 °C verrà esaurito in appena due anni: oltrepassare il più ambizioso degli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima rischia di innescare pericolosi punti di non ritorno nel sistema climatico, aggravando ulteriormente gli eventi meteorologici estremi che stanno già devastando il pianeta.
Secondo gli scienziati, il budget di anidride carbonica (CO2) che possiamo ancora rilasciare nell’atmosfera senza superare la soglia critica di 1,5 °C sarebbe infatti 130 miliardi di tonnellate, il che implicherebbe limitare le emissioni annuali dell’80% rispetto al 2020 per avere una probabilità del 66% di rimanere al di sotto dell’obiettivo di 1,5 °C. Dal 2015 al 2024, le temperature medie del pianeta sono state di 1,24 °C più alte rispetto all’epoca preindustriale, di cui 1,22 °C dovuti alle emissioni derivanti dalle attività umane.
Il 2024 è stato anche l’anno più caldo mai registrato, con temperature globali di 1,52 °C rispetto all’epoca pre-industriale, di cui 1,36 °C attribuibili all’attività umana.
“Sebbene superare la soglia di 1,5 °C in un solo anno non implichi una violazione dell’Accordo di Parigi (per il superamento, le temperature medie globali dovrebbero superare 1,5 °C in due o tre decenni, ndr), questi risultati confermano quanto le emissioni stiano procedendo nella direzione sbagliata” ha avvertito il team di oltre 60 scienziati nella terza edizione dell’Indicators of Global Climate Change, il rapporto che valuta gli indicatori chiave dello stato climatico e dell’influenza umana.
A detta degli studiosi, le temperature massime del 2024 sono state “allarmantemente normali”, dato il livello del cambiamento climatico causato dall’uomo. “Questa influenza umana è ai massimi storici e, combinata con la variabilità naturale del sistema climatico, che causa variazioni naturali delle temperature di anno in anno, ha spinto l’aumento della temperatura media globale a livelli record”.
Il rapporto precisa che, nell’ultimo decennio, le attività umane sono state responsabili del rilascio nell’atmosfera in media di circa 53 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno, principalmente a causa dell’aumento delle emissioni derivanti dall’uso dei combustibili fossili e dalla deforestazione. “Nel 2024 – hanno aggiunto gli autori del rapporto – anche le emissioni dell'aviazione internazionale, il settore con il calo più netto delle emissioni durante la pandemia, sono tornate ai livelli pre-pandemici”.
Senza un taglio concreto delle emissioni, la finestra per non superare un riscaldamento globale di 1,5 °C si sta rapidamente chiudendo.
“Il riscaldamento globale sta già influenzando la vita di miliardi di persone in tutto il mondo, perché ogni singolo aumento della temperatura porta a eventi meteorologici estremi più frequenti e intensi – ha spiegato il professor Joeri Rogelj, Direttore di Ricerca presso il Grantham Institute e docente di Scienze e Politiche del clima presso il Centre for Environmental Policy dell’Imperial College di Londra – . Le emissioni di prossimi anni determineranno la rapidità con cui verrà raggiunto il riscaldamento di 1,5 °C: è sempre più necessario ridurle rapidamente per non superare tale soglia”.