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Cosa si vede dentro VULC, il primo documentario di Geopop: i veri protagonisti non sono i vulcani

VULC è uscito. Dopo un passaggio al cinema sarà disponibile su YouTube. Non è solo un video molto lungo sui vulcani attivi in Italia: è un documentario sulle storie delle persone e sui legami che si muovono attorno ai crateri.
A cura di Valerio Berra
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L’ultimo video di Geopop è un passo oltre. Il progetto diretto da Andrea Moccia ha portato al cinema il suo primo documentario. Tre proiezioni: due già organizzate a Milano e Catania, una in programma a Napoli. Poi si vedrà. Ma dopo il cinema il documentario sarà a disposizione di tutti su YouTube. Il documentario si chiama VULC e come annunciato da Andrea Moccia è girato su quattro vulcani attivi in Italia: Vesuvio, Campi Flegrei, Etna e Stromboli.

A differenza delle aspettative c’è però una variante. Chi entra in sala magari può aspettarsi di vedere un video lungo di Geopop. Certo, girato direttamente sul campo e certo, con una produzione più larga. VULC è un passo oltre al flusso a cui Geopop ci abituati tra social e YouTube. Non è per forza un passo avanti, ma non è per forza un passo indietro. Semplicemente è qualcosa di completamente diverso.

Un documentario sui legami che nascono attorno a un vulcano

Il sottotitolo di VULC è “L’essenza di un legame”. Nel documentario ci sono i quattro vulcani attivi ma soprattutto ci sono le persone che abitano attorno a questi vulcani. Ci sono le voci di un mercato del pesce nei Campi Flegerei, quelle delle guide vulcanologhe che lavorano sullo Stromboli, quelle dei cittadini di Catania e di chi colleziona le foto storiche del Vesuvio.

I protagonisti sono loro. Sono i legami che hanno con i vulcani le persone che vivono attorno al vulcano. In tante forme. C’è chi con il vulcano ci convive. La sua storia, quella della sua famiglia o il suo lavoro l’hanno portato lì. E da lì è difficile muoversi. Sono quelli per cui il vulcano non è solo un elemento del paesaggio. Respira, si fa sentire e ogni tanto, almeno per Etna e Stromboli, si fa anche vedere con colate di lava e lapilli.

E poi ci sono quelli che attorno al vulcano hanno costruito la loro vita. Sono le guide vulcanologhe di BùuM che accompagnano i turisti sull’Etna. Sono Mario e Renzo Zaia, padre e figlio, entrambi guide dello Stromboli. E ancora. Sono i ricercatori dell’INGV che monitorano tutte le scosse registrate nei Campi Flegrei.

Le telecamere nei luoghi dei vulcani

Ovviamente intorno a tutto questo ci sono le immagini girate direttamente sui vulcani. E non solo con i droni. Andrea Moccia e la troupe di VULC sono stati vicini ai crateri dello Stromboli, hanno fatto moto cross sulle colate laviche, sub vicino al Vesuvio e sono arrivati vicino alla cima di un’Etna ancora coperto dalla neve.

Come è stato realizzato VULC

VULC non è solo un documentario divulgativo. È fatto di storie, scene d’azione e interviste. È una prima prova di Geopop per questo formato. Ma è anche una prima prova dopo per il progetto Missione Cultura insieme alla serie Casa Geopop. VULC è stato realizzato senza pubblicità. È stato sostenuto dai Mecenati che hanno sottoscritto un abbonamento a Geopop. Dopo il passaggio al cinema sarà disponibile, per tutti, anche su YouTube.

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