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Epatite acuta nei bambini, cosa sappiamo: le ultime notizie

Cosa sappiamo dell’adenovirus che potrebbe causare l’epatite acuta nei bambini

Secondo i funzionari sanitari del Regno Unito, si tratterebbe di un adenovirus chiamato F41, già noto per essere una delle principali cause di gastroenterite virale nei bambini, e che potrebbe essere mutato, innescando più facilmente l’infiammazione del fegato.
A cura di Valeria Aiello
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Sarebbe un adenovirus la possibile causa dei casi di epatite acuta nei bambini. Lo suggerisce un crescente numero di prove raccolte dai funzionari sanitari del Regno Unito, dove l’Agenzia per la sicurezza sanitaria (UKHSA) ha affermato che un ceppo di adenovirus chiamato F41 (specie F tipo 41) sembra la causa più probabile.

Le informazioni ottenute attraverso le nostre indagini suggeriscono sempre più che questo aumento dell’insorgenza improvvisa di epatite nei bambini sia legato all’infezione da adenovirus – ha dichiarato la dott.ssa Meera Chand, direttrice delle infezioni cliniche emergenti presso l’UKHSA – . Tuttavia, stiamo indagando a fondo su altre potenziali cause”. Nel Regno Unito, dove è stato osservato un anomalo incremento di casi in un arco temporale ristretto, da gennaio ad oggi, sono 114 i bambini che si sono ammalati e 10 hanno avuto bisogno di trapianto di fegato. A livello globale, sono stati registrati 169 casi e un decesso, mentre in Italia, i casi sarebbero almeno decina, su un totale di 17 censiti dall’inizio dell’anno.

Un adenovirus come possibile causa delle epatiti nei bambini

Come sottolineato dagli esperti, la maggior parte dei bambini che contraggono l’infezione da adenovirus, non sviluppa infiammazione del fegato (epatite), i cui casi sono estremamente rari, ma possono essere molto gravi. Medici e scienziati del Regno Unito stanno ora valutando se c’è stato un cambiamento nella composizione genetica del virus, che potrebbe innescare più facilmente l’infiammazione del fegato. In particolare, l’adenovirus F41, già noto per essere una delle principali cause di gastroenterite virale nei bambini, potrebbe ad esempio aver acquisito una maggiore stabilità a livello del capside, la struttura proteica che racchiude l’acido nucleico del virus, diventando così più resistente alle dure condizioni che si trovano nell’intestino e in grado di causare con più facilità stati infiammatori che possono colpire anche il fegato.

Un’altra possibile spiegazione, indicano gli specialisti d’Oltremanica, è che le restrizioni imposte durante la pandemia di Covid possano aver portato i bambini più piccoli ad essere esposti all’adenovirus in un momento leggermente più avanzato della loro vita, portando a una risposta immunitaria “più vigorosa” in alcuni. “L’adenovirus è praticamente scomparso durante l’epidemia di Covid, quando la diffusione si è ridotta ed ora è tornata a crescere” ha affermato il professor Calum Sample, esperto di malattie infettive dell’Università di Liverpool.

Altre possibili cause allo studio

Attualmente sono allo studio anche altre ipotesi, inclusa quella secondo cui ci sarebbe qualche connessione con il Covid, che potrebbe essere un fattore scatenante dei problemi al fegato insieme all’adenovirus. Non è invece stato identificato alcun legame con il vaccino anti-Covid, anche perché in nessuno dei casi finora confermati in bambini di età inferiore ai 10 anni nel Regno Unito i piccoli avevano fruito delle vaccinazioni. Secondo la dott.ssa Chand, che è intervenuta lunedì in una sessione di emergenza al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID) a Lisbona, gli esperti stanno iniziando a comprendere quale potrebbe essere la causa di quest’epatite a eziologia ignota.

I sintomi dell’epatite acuta nei bambini

La dott.ssa Chand ha sottolineato che i genitori e le famiglie potrebbero essere rassicurati dal fatto che i casi di epatite acuta nei bambini sono rari, e che una minima parte dei piccoli pazienti rischia di sviluppare insufficienza epatica che può portare a un danno irreversibile, che può essere trattato solo con il trapianto di fegato. Ad ogni modo, è importante conoscere quali sono i segni della sofferenza epatica e rivolgersi al pediatra nel caso in cui il bambino non si senta bene e presenti uno o più dei seguenti sintomi:

  • il bambino è insolitamente stanco
  • perdita dell’appetito
  • dolore addominale
  • ingiallimento della parte bianca degli occhi e della pelle (ittero)
  • urina scura
  • feci pallide di colore grigio
  • pelle pruriginosa
  • dolori muscolari e articolari
  • febbre alta

Gli esperti hanno inoltre affermato che le normali misure igieniche, come l’accurato lavaggio delle mani, aiutano a ridurre la diffusione di molte infezioni comuni, inclusa quella da adenovirus. I bambini che manifestano i sintomi di un’infezione gastrointestinale, inclusi vomito e diarrea, dovrebbero rimanere a casa e non tornare a scuola o all’asilo fino a 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi.

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