Cosa mangiare per abbassare la pressione alta, il cardiologo indica i cibi che fanno la differenza

Quando si parla di pressione alta e alimentazione, l’attenzione si concentra quasi sempre su ciò che andrebbe ridotto, come il consumo di sale, mentre spesso si trascura l’importanza dei cibi che aiutano ad abbassarla. Una delle ragioni di questa diversa considerazione risiede nel fatto che le raccomandazioni sul “mangiare sano” non sempre indicano chiaramente quali alimenti possano effettivamente essere efficaci nel mantenere la pressione entro valori normali e quali benefici si possano aspettare.
Per colmare tale lacuna, il cardiologo Christian Heiss, direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università del Surrey, ha indicato i cibi che, secondo i suoi studi, contribuiscono a ridurre la pressione e migliorare la funzionalità di vasi sanguigni. Tra questi, spiccano gli alimenti ricchi di flavan-3-oli, composti naturali presenti cibi come cacao, tè verde e nero, mele, uva e alcuni frutti di bosco.
“I nostri risultati suggeriscono che il loro consumo regolare può tradursi in una riduzione fino a 6-7 mmHg della pressione sistolica (la massima) e 4 mmHg della pressione diastolica (la minima) nelle persone con pressione alta o ipertensione diagnosticata – ha spiegato il cardiologo – . Questo beneficio è paragonabile agli effetti di alcuni farmaci per la pressione sanguigna prescritti e potrebbe ridurre significativamente il rischio di infarti e ictus”.
Considerando che l’ipertensione viene diagnosticata con valori superiori a 140/90 mmHg, gli effetti mostrati da questi cibi sulla pressione sanguigna offrono una prospettiva concreta su come l’alimentazione possa affiancare i trattamenti farmacologici.
Quali cibi abbassano la pressione alta
Gli alimenti ricchi di flavan-3-oli, come cacao, tè, uva e mele, possono portare a una riduzione delle pressione sanguigna, migliorando la funzione endoteliale (la capacità dei vasi di dilatarsi e rispondere al flusso sanguigno). Questo beneficio è stato dettagliato in un recente articolo di ricerca pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, in cui il professor Heiss e i suoi colleghi hanno analizzato i dati di 145 studi clinici che hanno coinvolto oltre 5.200 partecipanti.
In questi studi è stata valutata una serie di alimenti e integratori ricchi di flavan-3-oli, misurando gli effetti di questi composti naturali su due importanti marcatori cardiovascolari: la pressione sanguigna e la dilatazione flusso-mediata (FMD), una misura del funzionamento del rivestimento interno dei vasi sanguigni. In media, i partecipanti agli studi consumavano circa 586 mg di flavan-3-oli al giorno – all’incirca la quantità contenuta in:
- due o tre tazze di tè oppure
- una o due porzioni di cioccolato fondente,
- due cucchiai di cacao in polvere o
- un paio di mele.
Dall’analisi è emerso che il consumo regolare di questi cibi ha portato a un calo medio della pressione sanguigna di 2,0 mmHg; tuttavia, nelle persone con pressione alta o diagnosi di ipertensione, i benefici sono stati molto più evidenti, con riduzioni fino a 6-7 mmHg della pressione sistolica e di 4 mmHg della diastolica, valori paragonabili a quelli ottenuti con alcuni farmaci antipertensivi.
I ricercatori hanno anche osservato che i flavan-3-oli hanno migliorato la funzionalità dell’endotelio, il rivestimento interno dei vasi sanguigni, fondamentale per la salute cardiovascolare generale. “Questo miglioramento si è verificato indipendentemente dalle variazioni della pressione sanguigna, suggerendo un impatto positivo più ampio sul sistema circolatorio” hanno precisato gli autori dello studio.
“L’inserimento di piccole quantità di alimenti di consumo comune, come tè, mele, cioccolato fondente o cacao in polvere in una dieta quotidiana equilibrata potrebbe fornire quantità benefiche di flavan-3-oli – ha aggiunto il professor Heiss – . Anche se questo intervento non sostituisce i farmaci prescritti o i consigli del medico, includere il consumo di più alimenti ricchi di flavan-3-oli nelle abitudini quotidiane può rivelarsi un prezioso contributo a uno stile di vita sano, soprattutto per chi soffre di pressione alta”.