Cosa mangiare e bere dopo il vaccino antinfluenzale: i cibi consigliati dagli esperti

In Italia tutte le persone a partire dai sei mesi possono sottoporsi al vaccino antinfluenzale, ma ci sono alcune categorie per cui è fortemente raccomandato. Parliamo di quelle persone esposte a un rischio maggiore di sviluppare eventuali complicanze, come gli anziani, le persone con patologie pregresse o le donne in gravidanza o che appena partorito da poco. Come ha spiegato a Fanpage.it il pediatra Paolo Del Barba, è molto importante vaccinare anche i bambini tra i sei mesi e i sei anni, perché è in questa fascia anagrafica che i bambini possono più facilmente sviluppare forme che richiedono il ricovero in ospedale.
Il vaccino antinfluenzale è sicuro, oltre ad essere la forma di prevenzione contro l'influenza in assoluto più efficace. Tuttavia, molte persone, incluse quelle che fanno parte delle fasce per cui è fortemente raccomandato, decidono di non vaccinarsi. Anche per quest'anno i dati del Ministero della Salute non sono affatto rassicuranti: in Italia solo il 52,5 % degli over 65 si è vaccinato, oltre il 20% in meno rispetto all'obiettivo minimo del 75% indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per aiutare chi teme gli effetti collaterali che possono manifestarsi nei giorni immediatamente successiva alla vaccinazione – ribadiamo che si tratta di effetti non gravi, come mal di testa, febbre lieve o nausea – un articolo su Medical News Today ha raccolto i consigli di alcuni per esperti su cosa mangiare o bere per affrontare al meglio la vaccinazione.
Cosa mangiare o bere prima il vaccino
Prima del vaccino la cosa migliore da fare – spiega Michelle Routhenstein, dietista specializzata in cardiologia preventiva – è mantenersi ben idratati e mangiare cibi leggeri e bilanciati. Per chi teme il senso di svenimento o le vertigini dovuti alla paura dell'iniezione è bene mantenere un buon livello di idratazione e mangiare uno spuntino leggero ed equilibrato, contenente proteine e carboidrati complessi, perché in questo modo i livelli di zucchero nel sangue si stabilizzano, "fornendo energia costante e riducendo il rischio di sentirsi deboli o svenire durante e dopo il vaccino", spiega l'esperta.
Tra gli spuntini che possono aiutare a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue gli esperti consigliano ad esempio yogurt con avena o banana con burro di frutta secca.
Cosa mangiare dopo il vaccino
Ovviamente ciò che si mangia prima o dopo il vaccino non influisce in nessun modo sull'efficacia del vaccino stesso, tuttavia alcuni alimenti sono preferibili ad altri anche per affrontare la fase immediatamente successiva alla vaccinazione. "Dopo aver ricevuto un vaccino antinfluenzale, il sistema immunitario avvia una risposta infiammatoria per processare gli antigeni del vaccino, seguita dalla formazione di anticorpi da parte delle cellule B per fornire protezione contro il virus", ha spiegato l'esperta di nutrizione Elena Rolt.
Anche in questa fase, è importante mantenere un buon livello di idratazione e seguire una dieta equilibrata e completa in tutti i macronutrienti, evitando cibi troppo pesanti o elaborati.
Per quanto riguarda l'idratazione, i liquidi, che possono essere bevendo ovviamente acqua, ma anche consumando tisane o brodi, possono infatti aiutare il corpo a regolare la temperatura e a ridurre – spiega Rolt – i possibili sintomi post-vaccino, qualora ci siano, come un po' di stanchezza, dolori muscolare o mal di testa.
Gli alimenti consigliati dagli esperti
Tra i nutrienti chiave che non devono mancare ci sono le proteine – che forniscono gli amminoacidi essenziali per sintetizzare anticorpi e cellule immunitarie – ma anche le fibre, i beta-glucani, un tipo di fibra solubile, che tra le altre cose sopporta il sistema immunitario, e la vitamina C che ha invece un potente affetto antiossidante. Anche una buona dose di probiotici è importante per favorire l'equilibrio del microbiota intestinale, ovvero l'insieme di batteri presenti nell'intestino, che tra le altre cose svolgono un ruolo importante anche per favorire l'immunità sistemica.
Tra le fonti proteiche consigliate ci sono carni magre, ma anche legumi e tufo. Bevande a base di bacche come tisane ai mirtilli possono invece fornire la vitamina C, mentre i funghi sono ricchi di beta-glucani, mentre le verdure a foglia verde sono ricche di vitamine, minerali e ovviamente fibre.