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Comune antidolorifico sarebbe legato a morte di decine di persone in Spagna, secondo un’associazione

L’associazione ADAF denuncia la morte di decine di persone dopo l’uso di metamizolo, il principio attivo presente in diversi farmaci antidolorifici e antipiretici, alcuni dei quali molto comuni. Cosa sappiamo sui rischi.
A cura di Andrea Centini
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Un comune antidolorifico è finito sul banco degli imputati poiché sarebbe associato alla morte di circa 40 britannici in Spagna a partire dal 2016, secondo quanto riferito al quotidiano Daily Mail dall'attivista Cristina Garcia del Campo, Presidente dell'Associazione per le persone affette da farmaci (ADAF). Si tratta del metamizolo, più correttamente metamizolo sodico o dipirone monoidrato, il principio attivo presente in numerosi farmaci ad azione analgesica, antipiretica e spasmolitica commercializzati da varie case farmaceutiche. Alcuni di essi, molto utilizzati in passato, oggi in Italia possono essere acquistati solo attraverso la prescrizione medica, mentre in altri Paesi sono vietati. Fra quelli in cui il metamizolo è bandito figurano Stati Uniti, Regno Unito, Svezia, Francia, Irlanda e Australia, le cui agenzie regolatorie hanno ritenuto non favorevole il rapporto tra rischi e benefici. È invece regolarmente commercializzato in Sud America, Russia, Asia e in alcuni Paesi europei. In Spagna e Portogallo è molto comune.

Il farmaco antidolorifico non steroideo, ove disponibile, viene generalmente utilizzato per combattere dolore acuto (come un mal di denti), febbre, mal di testa, dolori mestruali, mialgie (dolori muscolari) e altre condizioni comuni legate a uno stato infiammatorio. In alcuni casi il metamizolo viene prescritto anche dopo interventi chirurgici e lesioni, oltre che per il trattamento di coliche e dolore innescato da patologie oncologiche. In linea generale, si tratta di una terapia sintomatica mirata e di breve durata. L'uso prolungato e le dosi elevate, sono infatti associati a potenziali rischi per la salute. Drugbank indica che il dosaggio eccessivo può portare a tossicità gastrointestinale, inoltre il principio attivo in rari casi può innescare mielotossicità, che sfocia in una agranulocitosi indotta da farmaci.

Quest'ultima sarebbe proprio la condizione ritenuta principalmente responsabile dei decessi dei cittadini britannici citati dalla signora Garcia del Campo. L'agranulocitosi, come spiegato dagli autorevoli Manuali MSD per operatori sanitari, è caratterizzata dal crollo della conta di un particolare tipo di globuli bianchi, una condizione espone a un rischio elevato di infezioni potenzialmente mortali. Oltre alla sepsi può anche manifestarsi insufficienza multiorgano. Recentemente l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha rilevato anche danni epatici legati all'uso dei sopracitati farmaci (DILI, drug -induced liver injury), che hanno portato a una rivalutazione dei prodotti contenenti metamizolo.

La presidente di ADAF ha affermato al Daily Mail che l'ultima vittima britannica in Spagna associato a un antidolorifico contenente metamizolo sarebbe il quarantaduenne Mark Brooks, originario del Derbyshire. L'uomo ha provato dolore a una spalla dopo aver giocato a golf nei pressi di Alicante e ha ricevuto il farmaco per contenerlo. È morto a quattro giorni dalla sua somministrazione e, in base a quanto riportato da Garcia del Campo, era in perfetta salute. La donna afferma di aver raccolto le prove su un centinaio di casi avversi registrati nei cittadini britannici, che sarebbero sensibilmente più esposti al rischio di agranulocitosi rispetto agli iberici. Secondo uno studio citato dal quotidiano britannico (non pubblicato), i britannici avrebbero infatti un rischio fino a 120 superiore. Ma come indicato dal Guardian non esistono studi scientifici indipendenti che possano dimostrare questa particolare predisposizione dei britannici al rischio di agranulocitosi per metamizolo.

L'ADAF sostiene che le agenzie che si occupano di farmacovigilanza in Spagna dovrebbero fare molto di più per garantire la sicurezza di turisti, espatriati e non solo. I funzionari e le agenzie pubbliche che dovrebbero vigilare sono stati accusati Garcia del Campo di avere interessi con le case farmaceutiche “o qualcosa del genere” e di aver dato solo “deboli raccomandazioni” fino ad oggi sui potenziali rischi dei farmaci nel mirino. Per questo la sua associazione ha deciso di depositare una denuncia penale per grave negligenza nei loro confronti. “L'Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari e le diverse amministrazioni sanitarie responsabili della farmacovigilanza in Spagna, o le persone responsabili della sicurezza dei pazienti in farmacologia, non stanno svolgendo il proprio lavoro in modo responsabile”, ha affermato Garcia del Campo.

Nonostante l'aspro dibattito in corso sui farmaci a base di metamizolo, è sempre doveroso ascoltare le raccomandazioni del proprio medico curante e del farmacista. L'agranulocitosi e altri effetti collaterali sono noti e correttamente riportati nei foglietti illustrativi. Ove approvati e disponibili, il rapporto rischi-benefici di questi farmaci è considerato favorevole secondo i dosaggi e i cicli terapeutici raccomandati dalle autorità regolatorie.

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