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Come funziona il vaccino Covid universale di LinKinVax, progettato per colpire tutte le varianti

LinKinVax e GTP Bioways, due aziende francesi, stanno sviluppando un vaccino anti Covid universale a subunità proteiche. Ecco come funziona.
A cura di Andrea Centini
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La casa farmaceutica francese LinKinVax ha stretto una collaborazione con la società di biotecnologie GTP Bioways per mettere a punto un vaccino anti coronavirus universale (pan-coronavirus), in grado non solo di colpire il SARS-CoV-2 e tutte le sue varianti, ma anche altri patogeni dello stesso gruppo tassonomico. La pandemia di COVID-19, del resto, è tutto fuorché finita e le varianti / sottovarianti del patogeno continuano a emergere, sia a causa della significativa circolazione virale che della naturale tendenza dei virus a RNA a mutare con facilità. Diversi esperti ritengono che per frenare questo susseguirsi di ceppi sia necessario mettere a punto proprio un vaccino anti Covid universale, che ha come obiettivo tutti i lignaggi, compresi quelli che potrebbero manifestarsi in futuro. I vaccini attuali, infatti, si concentrano sulla proteina S o Spike del SARS-CoV-2, il “gancio” sfruttato dal virus per legarsi al recettore ACE-2 delle cellule umane, rompere la parete cellulare, invadere le cellule e avviare il processo di replicazione che determina la malattia (COVID-19). Ma questa proteina può mutare significativamente – come nella variante Omicron – e quindi i vaccini possono perdere in parte l'efficacia contro l'infezione, pur restando estremamente protettivi contro la malattia severa.

Come funziona il vaccino di LinKinVax

Il vaccino LinKinVax anti coronavirus potrebbe rappresentare una svolta, avendo un principio d'azione sensibilmente più ampio rispetto ai vaccini già approvati. Ma come funziona esattamente? Come spiegato dall'azienda francese in un comunicato stampa, si tratta di un vaccino di seconda generazione costruito attorno a una piattaforma vaccinale messa a punto da VRI e INSERM (Institut Sational de la Santé et de la Recherche Médicale), uno dei principali enti di salute pubblica transalpini. Invece di sfruttare l'RNA messaggero come i vaccini anti Covid di Pfizer-BioNTech e Moderna, si basa su uno specifico anticorpo mnonoclonale, un'immunoglobulina semi-sintetica sviluppata in laboratorio a partire da un vero anticorpo, che è stato progettato per colpire le cellule dendritiche, nello specifico la loro molecola CD40. Sono cellule specializzate del sistema immunitario che svolgono diversi ruoli fondamentali nel regolare e stimolare la risposta, come presentare l'antigene ai linfociti T (l'esercito di cellule che neutralizza il nemico) e ai linfociti B, le cellule della memoria che producono anticorpi. Il vaccino di LinKinVax è tecnicamente definito “a subunità proteiche” perché non sfrutta il virus intero, ma dei suoi pezzi che vengono fusi con l'anticorpo monoclonale al fine di stimolare il sistema immunitario.

“Questo vaccino di seconda generazione è unico perché prende di mira sequenze del SARS-CoV-2 e delle sue varianti, ma anche sequenze comuni che sono presenti in altri virus della stessa famiglia, con l'obiettivo di indurre risposte immunitarie estese e durature. È stato ottimizzato utilizzando i progressi della bioinformatica”, si legge nel comunicato stampa di LinKinVax. Nei test preclinici è stato dimostrato che basta una concentrazione ridotta di antigeni per attivare il sistema immunitario (aumentando sicurezza e tolleranza), in grado di determinare una risposta “cellulare, umorale e immunitaria duratura”. Non a caso i vaccini a base di proteine vengono utilizzati con successo da decenni.

Sebbene si tratta di un vaccino particolarmente promettente, ci vorrà ancora molto tempo per vederlo sul mercato. Come specificato dal presidente e cofondatore di LinKinVax, il dottor André-Jacques Auberton-Herv, l'obiettivo è iniziare i trial clinici (sperimentazione sull'uomo) a metà del 2023, ai quali dovranno seguire tutte le procedure di approvazione degli enti predisposti, come l'FDA e l'EMA. Ci vorrà dunque diverso tempo per avere il nuovo vaccino a disposizione, ma la tecnologia, se si dimostrerà pienamente efficace e sicura, potrebbe rappresentare un'arma preziosa per uscire definitivamente da questa storia.

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