Come fanno le Haenyeo a sfidare il mare in apnea: il segreto delle donne coreane

Le Haenyeo, le “donne del mare” dell’isola di Jeju, in Corea del Sud, sono note per la straordinaria capacità di immergersi in apnea fino a profondità impegnative: questa loro incredibile abilità subacquea è il risultato non solo dell’allenamento ma anche di un adattamento genetico unico, che include varianti genetiche associate alla tolleranza al freddo e alla riduzione della pressione sanguigna.
Il segreto di queste donne è stato scoperto da un team di ricerca guidato dalla genetista Melissa Ilardo dell’Università dello Utah, confrontando le caratteristiche fisiologiche e genetiche di 30 Haenyeo con quelle di 30 non-Haenyeo ma residenti a Jeju e altrettante donne originarie della Corea continentale. “Le Haenyeo sono straordinarie e la loro incredibile abilità è scritta nei loro geni – ha precisato la genetista Ilardo – . Questa loro capacità di immergersi senza l’ausilio di respiratori, persino in gravidanza, ha influenzato la popolazione di un’intera isola”.
Come fanno le Haenyeo a sfidare il mare in apnea
Le Haenyeo, dal coreano 해녀 che letteralmente significa “donne del mare”, sono una comunità tutta al femminile dell’isola sudcoreana di Jeju che pratica l’apnea come parte della cultura locale. Le loro immersioni – finalizzate al sostentamento della famiglia, attraverso la raccolta di ricci di mare, molluschi, alghe e altre specie marine – avvengono tutto l’anno, anche durante i mesi invernali, quando la temperatura dell’acqua scende sotto i 10 °C.
“Il loro allenamento inizia intorno ai 10 anni e continua per tutta la vita” hanno ricordato gli studiosi che, incuriositi dalle abilità subacquee delle Haenyeo, hanno voluto fare luce su cosa effettivamente le aiuti ad affrontare lo stress di queste dure immersioni. In particolare, dalle analisi genomiche condotte sulle donne dell’isola di Jeju, sia Haenyeo che non-Haenyeo, i ricercatori hanno dimostrato che la selezione naturale e il relativo isolamento (Jeju dista circa 80 km dalla penisola coreana) hanno plasmato la genetica delle abitanti dell’isola, che rappresentano un sottoinsieme geneticamente distinto della popolazione coreana.
Attraverso quest’analisi sono inoltre state identificate due specifiche varianti genetiche nelle Haenyeo e nelle altre residenti di Jeju: la prima è associata alla tolleranza al freddo, che potrebbe rendere le subacquee meno vulnerabili all’ipotermia. L’altra variante è invece associata alla riduzione della pressione diastolica – ovvero la pressione sanguigna tra una contrazione cardiaca e l'altra. Questa variante è stata riscontrata nel 33% delle abitanti di Jeju e solo nel 7% delle donne della Corea continentale.
Riguardo invece la spiccata riduzione della frequenza cardiaca durante l’immersione in apnea mostrata dalle Haenyeo, i test condotti dai ricercatori hanno indicato che questa caratteristica è invece legata all’allenamento. “Dato che le Haenyeo si immergono da molto tempo, la loro frequenza cardiaca è stata allenata a scendere ulteriormente – ha precisato la professoressa Ilardo – . Questo è stato qualcosa che abbiamo potuto effettivamente vedere riscontrare sperimentalmente, osservando una una subacquea la cui frequenza cardiaca è scesa di oltre 40 battiti al minuto in meno di 15 secondi”.
Secondo gli studiosi, che hanno dettagliato i risultati dello studio in un articolo pubblicato sulla rivista Cell Reports, queste scoperte potrebbero aprire la strada a ulteriori ricerche in ambito medico. “Siamo davvero entusiasti di scoprire di più su come questi cambiamenti genetici possano influenzare la salute della popolazione di Jeju – ha aggiunto la professoressa Ilardo – . Se riuscissimo a caratterizzare più a fondo il modo in cui questi cambiamenti influenzano la fisiologia, potremmo ispirare lo sviluppo di terapie per il trattamento di diverse patologie, come i disturbi ipertensivi in gravidanza e l’ictus”.