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Casi di cancro e morti in aumento, lo studio su The Lancet: il 40% è legato a cause evitabili

Un nuovo studio pubblicato su The Lancet prevede un aumento di quasi il 75% dei decessi per cancro entro il 2050: in 4 casi su 10, sono attribuibili a fattori di rischio modificabili, come fumo, alcol, cattiva alimentazione e inquinamento ambientale.
A cura di Valeria Aiello
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Il numero di casi e morti per cancro in tutto il mondo è destinato ad aumentare entro il 2050, nonostante i progressi nelle cure e gli sforzi in termini di prevenzione e diagnosi: lo rileva un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet che ha utilizzato i dati del Global Burden of Diseases, Injuries and Risk Factors Study (GBD) 2023 per analizzare l’impatto del cancro in 204 Paesi e territori dal 1990 al 2023, valutando 47 tipi o gruppi di tumori per età e sesso, e prevedendo le tendenze fino al 2050.

Secondo lo studio, nel 2023 il cancro ha causato 10,4 milioni di morti in tutto il mondo, di cui circa il 40% è attribuibile a fattori di rischio modificabili come fumo, alcol, alimentazione scorretta e inquinamento. Senza un’azione efficace e mirata, si prevede un aumento del 61% dei casi e del 75% dei decessi per cancro nel 2050, che raggiungeranno i 18,6 milioni a fronte di 30,5 milioni di nuove diagnosi.

Il cancro continua a contribuire in modo significativo al carico di malattia a livello globale e il nostro studio evidenzia come si preveda che aumenterà in modo sostanziale nei prossimi decenni, in particolare nei Paesi con risorse limitate – ha affermato l’autrice principale dello studio, la dottoressa Lisa Force dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), professoressa associata presso il Dipartimento di Pediatria, Divisione di Ematologia/Oncologia Pediatrica dell’Università di Washington.

“Nonostante la chiara necessità di agire – ha aggiunto la dott.ssa Force – le politiche di controllo del cancro e la loro attuazione rimangono sottostimate nella sanità globale e i finanziamenti per affrontare questa sfida in molti contesti sono insufficienti”.

Quattro decessi per cancro su dieci sono prevenibili

Tra i dati più significativi emersi dallo studio, c’è la stima dei decessi legati a fattori di rischio modificabili, come fumo, consumo di alcol, cattiva alimentazione e inquinamento ambientale. Nel 2023, il rapporto indica che queste cause prevenibili sono state responsabili di circa il 40% dei 10,4 milioni di morti per cancro a livello globale.

Il fumo, in particolare, è stato il principale fattore di rischio in quasi tutti i Paesi, ad eccezione di quelli a basso reddito, dove le infezioni trasmesse per via sessuale, come quella da Papillomavirus umano (HPV) sono state la causa più comune. Negli uomini, le maggiori percentuali di decessi per cancro a livello globale (46%) sono risultate collegate principalmente fumo, dieta non sana, consumo elevato di alcol, rischi professionali e inquinamento atmosferico, rispetto alle donne (36%), per le quali i principali fattori di rischio erano il fumo, le infezioni virali trasmesse per via sessuale, la cattiva alimentazione, l’obesità e la glicemia alta.

“Con quattro decessi per cancro su dieci legati a fattori di rischio noti, tra cui fumo, cattiva alimentazione e iperglicemia, abbiamo enormi opportunità di intervento, prevenendo i casi di cancro e salvando vite umane, oltre a migliorare diagnosi e trattamenti accurati e precoci – ha affermato il professor Theo Vos dell’Institute for Health Metrics and Evalutation e co-autore dello studio – . Ridurre l’incidenza del cancro nei Paesi e nel mondo richiede sia azioni individuali sia approcci efficaci a livello di popolazione per ridurre l’esposizione ai rischi noti”.

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