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Cambiamenti climatici

Caldo mostruoso in Cile, quasi 40° C in pieno inverno: “Riscritti i libri di storia del clima”

Il 1 agosto le stazioni meteo hanno registrato temperature spaventose in larga parte del Cile, con picchi di quasi 40° C sulla cordigliera delle Ande. Dati semplicemente sconcertanti, se si pensa che nel Paese sudamericano è pieno inverno. Per gli esperti si tratta di “un giorno da ricordare per la storia climatica globale”
A cura di Andrea Centini
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Credit: wxcharts.com / metdesk
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Una stazione meteorologica installata sulla cordigliera delle Ande, in Cile, ha registrato una incredibile temperatura di 38,9° C. Il dato è a dir poco inquietante perché il Cile si trova nell'emisfero australe (meridionale) della Terra e la stagione corrente è opposta alla nostra; ciò significa che in questo momento i cileni sono nel cuore dell'inverno. La temperatura record è paragonabile a quella sperimentata in molte città italiane durante le recenti ondate di calore provocate dall'anticiclone africano (Caronte e Cerbero), con la differenza che qui siamo in piena estate. Il problema principale di questa massima fuori scala risiede nel fatto che è solo uno dei tanti picchi estremi riscontrati nella porzione meridionale dell'America del Sud in questi giorni.

A lanciare l'allarme sulle temperature record in Sud America è la piattaforma Extreme Temperatures Around The World fondata e gestita dal climatologo Maximiliano Herrera, che da diversi anni analizza l'andamento delle anomalie climatiche e gli eventi meteorologici estremi registrati su scala globale. Nel portale è possibile consultare un ricco database aggiornato dedicato alle temperature mondiali, allo stato di salute dei ghiacciai, alle precipitazioni e via discorrendo. È un punto di riferimento prezioso per comprendere praticamente in tempo reale l'impatto drammatico del cambiamento climatico, catalizzato dalle emissioni di CO2 (anidride carbonica) e altri gas a effetto serra – come il metano – dovute alle attività antropiche. “Il Sud America sta vivendo uno degli eventi più estremi che il mondo abbia mai visto. Temperature incredibili fino a 38,9°C nelle aree andine cilene a metà inverno! Peggio di ciò che l'Europa meridionale ha appena avuto in piena estate alla stessa altitudine: questo evento sta riscrivendo tutti i libri sul clima”, ha chiosato il dottor Herrera in un cinguettio su Twitter (o meglio, su X, come Elon Musk ha deciso di chiamare il social network).

Che la situazione nelle aree pacifiche dell'America meridionale sia drammatica lo evidenzia l'insieme di dati raccolto dalle diverse stazioni meteorologiche. Il 1 agosto 2023, ad esempio, è stato il giorno più caldo di sempre per la stagione invernale in Cile, con una temperatura massima di 38,7° C nel comune di Vicuña (in provincia di Elqui) e a Chigüinto (o Chihuinto), una località della Provincia dell'Huasco nella Regione di Atacama, sita a circa 1.000 metri sul livello del mare. Per la Regione di Coquimbo è stata invece registrata la temperatura massima storica per qualunque mese, ha evidenziato in un altro tweet Extreme Temperatures Around The World. Nemmeno in estate erano stati raggiunti certi picchi.

Tra le località più roventi Altare della Vergine, con 38,2°C a 1.385 metri sul livello del mare; Casa Rosada con 37,8°C a 1.292 metri; e Monte Patria – Chilecito con 35,7° C. In alcuni casi l'escursione termica tra temperatura massima e minima ha sfiorato i 40° C (la minima in quest'ultima località è stata di 0.0° C). A evidenziare la situazione drammatica le rilevazioni delle stazioni REMA della Direzione Meteorologica Cilena (DCC), che potete consultare nelle mappe qui di seguito. Come spiegato dal dottor Maximiliano Herrera, il 1 agosto 2023 è un giorno da ricordare “non solo in Cile, ma per la storia climatica mondiale”.

Temperature così alte nel cuore dell'inverno cileno non si erano mai viste e sono l'ennesima dimostrazione degli equilibri climatici alterati dalle enormi quantità di gas a effetto serra che riversiamo costantemente in atmosfera, in grado di stravolgere i meccanismi che mantengono stabile il clima globale. Basti sapere che secondo un recente studio starebbe per verificarsi un imminente collasso dell'Atlantic Meridional Overturning Circolation (AMOC), il sistema di correnti che regola il clima di mezzo mondo. Il crollo potrebbe avvenire già nel 2025, con conseguenze devastanti su numerosi paesi.

Il caldo infernale in pieno inverno sta attanagliando anche l'Argentina, con oltre 40 stazioni meteo che hanno registrato una temperatura superiore ai 30° C e nove stazioni con una temperatura di oltre 35° C, inclusa la città di Cordoba, la più grande per estensione della grande nazione sudamericana. Anche nella capitale Buenos Aires le temperature registrate hanno superato i 30° C. Questi dati dovrebbero far riflettere sulla crisi climatica in corso e spingere la comunità internazionale ad agire ora, per scongiurare le conseguenze più drammatiche e irreversibili.

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