video suggerito
video suggerito

Avanzi di Natale, attenzione ai rischi per la salute: come conservarli in modo sicuro

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha pubblicato alcune regole fondamentali per conservare in modo sicuro il cibo avanzato durante le feste e ridurre i rischi per la salute.
13 CONDIVISIONI
Immagine

Non succede praticamente mai che del cenone della Vigilia o del pranzo di Natale non avanzi nulla. In questi casi la cosa che si fa più spesso durante le feste è mettere parte gli avanzi e consumarli nei giorni seguenti.

Riciclare ciò che resta del menu natalizio è sicuramente una buona abitudine, soprattutto per l'ambiente. Durante le feste di Natale infatti ogni anno si spreca una quantità allarmante di cibo. Secondo alcune stime recenti, tra Natale e Capodanno in Italia si buttano più di 575.000 tonnellate di cibo.

Attenzione però alla sicurezza alimentare: se gli alimenti non vengono conservati in modo corretto si rischia infatti di comprometterne la qualità. Il pregetto Sac (Sicurezza alimentare casalinga) dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha pubblicato un elenco di dieci regole fondamentali per ridurre i rischi dovuti agli errori in cucina.

Come conservare gli alimenti in sicurezza

La prima regola riguarda i preparativi, ovvero la fase della spesa. La cosa migliore è farla in modo proporzionato al numero degli ospiti, senza esagerare, così da ridurre il numero di avanzi.

Se però dopo la cena o il pranzo resta comunque del cibo avanzato, è importante conservarlo correttamente. Per prima cosa gli alimenti avanzati non vanno lasciati nelle pentole ma riposti in recipienti puliti e chiusi. Per evitare il rischio di contaminazione, è consigliabile non mettere alimenti o preparazioni diverse nello stesso contenitore.

I contenitori vanno conservati in frigo o nel freezer dove vanno riposti entro qualche ora dalla cottura. Non è consigliabile lasciarli fuori frigo o freezer per più di due ore. Anche all'interno del frigo vanno riposti secondo alcune regole: gli alimenti già cotti vanno riposti nei ripiani alti, separati dagli alimenti crudi, per evitare il rischio di contaminazione, e vanno consumati entro 2-3 giorni. Se si tratta di alimenti che possono andare a male facilmente, come creme o salse, bisogna fare ancora più attenzione.

Attenzione agli sbalzi di temperatura

È importante anche evitare che gli alimenti subiscano sbalzi termici, ad esempio spostandoli dalla tavola al frigo più volte, e quando si decide di consumarli non vanno scaldati e rimessi in frigo più volte. È più sicuro riscaldare soltanto le quantità di cibo che siamo sicuri di mangiare in quel momento.

Anche quando si decide di conservare gli alimenti cotti in freezer, bisogna scegliere i contenitori idonei e fare porzioni monouso o comunque che possono essere consumate volta per volta.

L'ultima raccomandazione dell'Iss è quella di non conservare né consumare mai alimenti che presentano muffa o segni di alterazione nel colore, nella consistenza o nell'odore. Se si sospetta che l'alimento sia andato a male, la cosa più sicura da fare è infatti buttarla via. In questo approfondimento su Fanpage.it avevamo spiegato come riconoscere i possibili segni del botulino.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views