Abbiamo le prime foto del polo sud del Sole, l’Esa: “Il suo campo magnetico è un caos”

Abbiamo visto per la prima volta il polo sud del Sole da un'inclinazione inedita. Le straordinarie immagini sono state catturate dalla navicella spaziale Solar Orbiter, spedita nel 2020 nello Spazio da una missione congiunta della Nasa e dell‘Agenzia spaziale europea (Esa). "Oggi riveliamo le prime immagini che l'umanità abbia mai visto del polo del Sole – ha detto l'astrofisica Carole Mundell, direttore scientifico dell'ESA – Queste immagini sono l'inizio di un nuova era della scienza solare".
Perché queste immagini sono così importanti
Per comprendere perché il risultato ottenuto da Solar Orbiter è così straordinario dobbiamo tenere a mente che tutte le immagini finora esistenti del Sole sono state scattate all'altezza dell'equatore solare, "perché la Terra, gli altri pianeti e tutti gli altri veicoli spaziali operativi – spiega l'Esa – orbitano attorno al Sole su un disco piatto chiamato piano eclittico".
La navicella Solar Orbiter è riuscita a fare qualcosa di nuovo, ovvero inclinare la sua orbita fuori da questo piano, riuscendo così a catturare immagini del Sole da un'angolazione completamente nuova: le prime immagini sono state scattate tra il 16 e il 17 marzo quando la navicella si era inclinata di 15° rispetto al piano dell'equatore solare, fino a raggiungere nei giorni successivi un'inclinazione di 17°. In realtà, c'è un precedente: nel 1990 la sonda Ulysses della Nasa ha sorvolato i poli del Sole per effettuare delle misurazioni sulla sua attività, ma non aveva strumenti in grado di catturare delle immagini.
Oltre alla loro bellezza straordinaria, il valore di queste immagini sta soprattutto nelle informazioni che ci possono fornire per capire molte cose dell'attività solare, primo tra tutti il funzionamento del suo campo magnetico e del ciclo solare. Ogni 11 anni infatti il campo magnetico del Sole si capovolge e questo succede proprio quando l'attività solare raggiunge il suo picco.
Cosa abbiamo scoperto
Attualmente siamo proprio in questa fase – come dimostrano i frequenti fenomeni di brillamenti e macchie solari. Conoscere i meccanismi che li innescano è importante quindi per capire le tempeste geomagnetiche che colpiscono la Terra. La prossima è prevista per il 14 giugno.
La missione da 1,3 miliardi di dollari ha confermato un aspetto fondamentale del campo magnetico solare che finora era stato solo previsto dai modelli di studio. Durante il picco dell'attività solare, il campo magnetico è estremamente disordinato: "Una delle prime scoperte scientifiche dalle osservazioni polari di Solar Orbiter è la scoperta che al polo sud, il campo magnetico del Sole è attualmente un caos", spiega l'Esa. Questo perché il Sole non si comporta come un magnete normale, con un chiaro polo nord e un chiaro polo sud, ma al culmine dell’attività solare, i poli magnetici diventano altamente caotici e mescolati, fino all’inversione della polarità, ovvero i due poli si rovesciano.