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Il piano di Renzi: 80 euro in più al mese in busta paga grazie al taglio dell’Irpef

Mercoledì il Presidente del Consiglio presenterà la sua proposta di riduzione di 10 miliardi del cuneo fiscale: per chi guadagna fino a 25mila euro l’anno possibili aumenti fino a 80 euro al mese.
A cura di Redazione
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Come vi abbiamo raccontato, la giornata di mercoledì si profila cruciale per il neonato Governo Renzi. Il Presidente del Consiglio presenterà infatti non solo il Jobs Act (con il quale si punta ad un radicale cambiamento delle dinamiche per la creazione di posti di lavoro), ma anche il piano casa e la proposta di riduzione del cuneo fiscale, annunciata fin dal suo discorso di fiducia alle Camere. Una operazione intorno alla quale erano nate le prime polemiche interne all'esecutivo, dal momento che inizialmente si era ipotizzato di spalmare la cifra in differenti operazioni: una linea che non ha convinto però Renzi, che ha deciso di evitare l'annacquamento della misura con la dispersione in mille rivoli delle risorse.

Così, stando alle anticipazioni riportate da Repubblica, il Consiglio dei ministri propenderà per una riduzione secca dell'Irpef per un valore di 10 miliardi di euro: "Si profilano fino a 80 euro in più netti in busta-paga al mese per il 2014 per i redditi sotto i 25 mila euro lordi. Scongiurato dunque l'effetto-pizza che aveva provocato critiche e ironie alla volta del governo Letta-Saccomanni, che non era riuscito ad andare oltre ai 15 euro al mese: somma che tuttavia si aggiungerà alla nuova operazione portando il bonus complessivo vicino ai 100 euro". In realtà si tratterà di circa 7-8 miliardi complessivi, dal momento che la cifra prevista è di 10 miliardi di euro annui, con le risorse che dovrebbero arrivare sia dalla spending review del piano Cottarelli, sia dall'accordo con la Svizzera per il rientro dei capitali (resta invece da capire come sarà utilizzato l'extragettito dovuto alla ricapitalizzazione delle quote della Banca d'Italia). Resta invece aperta la partita sull'Irap, intervento che pure parte del Governo considera fondamentale e che servirebbe a dare ossigeno anche alle aziende in difficoltà: difficile però che il Governo sceglierà di intervenire subito, anche considerando l'esiguità delle risorse a disposizione. Questione di priorità, insomma.

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