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“Igor il russo aveva già ucciso in Italia”, ex complice lo accusa di un altro omicidio

Un ex complice di rapine di Norbert Feher, imputato per omicidio, accusa l’uomo di aver partecipato all’agguato mortale del pensionato ferrarese Pier Luigi Tartari, sequestrato e ucciso barbaramente nel 2015 per una rapina mentre tornava a casa.
A cura di Antonio Palma
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Norbert Feher, il serbo conosciuto anche col nome di Igor Vaclavic o semplicemente Igor il russo, avrebbe già ucciso in Italia ben prima dei delitti che gli vengono contestati. A sostenerlo, davanti alla Corte di assise di appello di Bologna, è uno degli imputati nel processo per l'omicidio del pensionato ferrarese Pier Luigi Tartari, Patrick Ruszo. Secondo il 20enne slovacco, già complice di Feher per alcune rapine, nell'agguato al 73enne di Aguscello, sequestrato, rapinato e ucciso barbaramente nell'ottobre del 2015 mentre stava rientrando in casa, non erano in tre come accertato finora ma in quattro e la quarta persona era proprio Igor, l'uomo accusato di almeno cinque omicidi tra Italia e Spagna, dove è stato arrestato a metà dicembre dopo una sparatoria con la Guardia civil.

"Io non volevo farlo, ma sono stato costretto perché Igor minacciava mia madre. La prima volta che sono stato ascoltato senza avvocato e interprete lo avevo detto. Ho detto anche che Igor era armato di fucile e pistola ma non mi hanno creduto. Io prima del fatto di Budrio avevo detto che Igor era pericoloso e armato" ha raccontato Ruszo durante le sue dichiarazioni spontanee che sono state tradotte da un interprete. Il 20enne è imputato nel processo di appello insieme al romeno di 24 anni Constantin Fiti, mentre per gli stessi reati è già stato condannato a 30 anni in appello Ivan Pajdek, croato 52enne, il più anziano della banda accusata di aver rapinato e ucciso Tartari, abbandonato legato mani e piedi in un casolare a Fondo Reno e ritrovato morto dopo tre settimane.

I tre sono considerati i membri di una banda di rapinatori che per lungo tempo ha imperversato nel Ferrarese e di cui avrebbe fatto parte anche Norbert Feher. Quest'ultimo infatti è già imputato a Ferrara per rapine commesse nel 2015 nella banda con Pajdek e Ruszo ma fino ad ora il delitto del pensionato non era stato attribuito anche al killer serbo. Dopo le dichiarazioni del 20enne, il procuratore generale che sostiene l'accusa, Pier Franco Bruno, ha ribadito la richiesta di due ergastoli per i due imputati ma ha anche annunciato in aula che chiederà l'invio degli atti alla procura di Ferrara per valutare l'imputazione del quarto uomo, Igor.

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