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Google fa cultura con l’IA: l’algoritmo analizza le opere e trova le corrispondenze

L’applicazione Art Palette permette di selezionare una gamma di colori che consente, usando una combinazione di algoritmi, di abbinare alla tonalità selezionata le opere d’arte di istituzioni culturali di tutto il mondo.
A cura di Redazione Cultura
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Google ha deciso di sperimentare l'uso dell'intelligenza artificiale a sostegno della cultura e, in particolare, dell'arte. La multinazionale leader del web ha condiviso i più recenti esperimenti-prototipi, frutto del lavoro degli ultimi sette anni di partnership con 1500 istituzioni culturali in tutto il mondo. Tra questi c'è l'applicazione Art Palette. Il suo utilizzo permette di selezionare, ad esempio, una gamma di colori che consente, usando una combinazione di algoritmi, di abbinare alla tonalità selezionata le opere d'arte di istituzioni culturali di tutto il mondo. Così facendo, ad esempio, ci si imbatte nella scoperta per cui che gli Iris di Van Gogh hanno colori in comune con le Ninfee di Monet.

La scelta e il confronto possibile è tra i più vari permetterà, ad esempio, di scattare una foto di ciò che si indossa o della propria casa per scoprire le opere che corrispondono ai colori degli abiti e dell'arredamento. Google ha anche annunciato di aver portato a nuova vita le foto storiche di Life, rivista che dal 1936 in poi ha immortalato alcuni dei momenti più significativi del XX secolo.

Con Life Tags, 4 milioni di foto sono state scansionate, analizzate e taggate grazie alla visione artificiale, in modo da renderle fruibili. Attraverso migliaia di etichette create automaticamente, lo strumento trasforma la raccolta di foto in un'enciclopedia interattiva che si può esplorare.

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