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Germania contro il “vertice anti-austerity” di Atene: “Renzi e Hollande irresponsabili”

I leader dei Paesi del Mediterraneo si riuniscono per far fronte alla rigidità tedesca. E proprio il ministro delle Finanze del governo Merkel, Schaeuble, critica: “Credevo fosse una riunione di leader di partito e non commenterò su questo. Quando i leader socialisti si incontrano, per lo più non viene fuori nulla di molto intelligente”. Ma non è l’unico…
A cura di Biagio Chiariello
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“Credevo fosse una riunione di leader di partito e non commenterò su questo. Quando i leader socialisti si incontrano, per lo più non viene fuori nulla di molto intelligente”. Parole assai pungenti quelle del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, in merito al cosiddetto ‘vertice anti austerity’ organizzato ad Atene da Alexis Tsipras e al quale partecipano Matteo Renzi Francois Hollande. Anche Manfred Weber, il capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, ha puntato il dito contro "i soliti giochetti" del premier greco e contro Renzi e Hollande che non hanno dimostrato "senso di responsabilità" per la decisione di partecipare al vertice. "Il primo ministro Tsipras – ha detto – è tornato ai suoi soliti giochetti. La cosa di cui ha bisogno l'Europa oggi è l'unità, certamente non nuovi tentativi di divisione. La richieste di Atene non portano da nessuna parte. Tsipras dovrebbe cominciare a mettere pienamente in atto le riforme promesse. Il fatto che il presidente Hollande, probabilmente per ragioni di politica interna, ed il primo ministro Renzi si lascino manipolare da Tsipras non è un vero segnale di senso di responsabilità".

Un fronte comune contro l'austerità per presentarsi “compatti” al Consiglio Ue di Bratislava del 16 settembre. È questo l’obiettivo del vertice Euro-Med organizzato ad Atene, su iniziativa di Alexis Tsipras: oltre al premier italiano e al presidente della repubblica francese, vi hanno preso parte anche il premier maltese Joseph Muscat, il premier portoghese Antonio Costa, il presidente cipriota Nicos Anastasiades e il vice ministro spagnolo per gli Affari Ue Fernando Eguidazu (al posto del premier Mariano Rajoy). Un tavolo comune per trovare le metodologie più consone “per indirizzare l'Europa verso una svolta pro-crescita che allenti, definitivamente, le maglie del rigore”. Un fronte al quale, come si è visto, si è opposta la Germania che punta al rispetto delle regole e degli accordi.

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