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Genitori chiamano il bimbo Jihad, il giudice interviene e lo cambia in Jahid

Il tribunale ha deciso di cambiare le lettere del nome del piccolo perché per la maggioranza delle persone il termine è associato al terrorismo.
A cura di A. P.
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Quando è arrivato il momento di scegliere un nome per il loro figlioletto in arrivo, la loro preferenza è caduta su un appellativo molto significativo dal loro punto di vista ma che, soprattutto in occidente, ha assunto ben altri e più dolorosi significati: Jihad. Per questo un giudice ha deciso di intervenire contro una coppia di genitori musulmani imponendo di forza una modifica al nome del bimbo che si chiamerà Jahid con una inversione delle due vocali. È quanto accaduto nei giorni scorsi in Francia e in particolare a Tolosa dove il Tribunale è intervenuto a seguito della segnalazione dell'amministrazione comunale dove il bimbo era stato registrato per i documenti.

In Aula la coppia ha difeso la sua scelta, spiegando che la parola Jihad non indica solo la Guerra santa per diffondere o difendere l’Islam ma significa anche "lotta" o "sforzo". Il magistrato però ha respinto le loro richieste spiegando di aver agito nell’interesse del bambino. Secondo il Tribunale, infatti, per la stragrande maggioranza delle persone il termine è associato al terrorismo e dopo i sanguinosi fatti accaduti nel Paese il bimbo potrebbe trovarsi in gravi difficoltà una volta diventato più grande. Una decisione che in passato ha riguardato già altri piccoli in Francia sempre per nomi che potrebbero essere legati in qualche modo al terrorismo. I genitori del bimbo in questo caso hanno già annunciato che continueranno a chiamare il figlio Jihad anche se sui documenti ufficiali sarà Jahid.

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