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Macao va avanti, oltre la Torre Galfa
Il palazzo scelto dai lavoratori dell'arte di Milano è stato sgomberato all'alba di martedì scorso: da quel momento il collettivo Macao ha creato Piazza Macao, ai piedi della Torre. Sono ancora tutti lì, in presidio permanente.

Qui è nato Macao, lo spazio che i lavoratori dell\'arte hanno voluto occupare per dar voce alla loro \"cultura dal basso\" è stato un palazzo di 32 piani che si trova, abbandonato da anni, nei pressi della Stazione Centrale di Milano.

\"È con piacere che dichiariamo aperto MACAO, il nuovo centro per le arti di Milano, un grande esperimento di costruzione dal basso di uno spazio dove produrre arte e cultura. Un luogo in cui gli artisti e i cittadini possono riunirsi per inventare un nuovo sistema di regole per una gestione condivisa e partecipata che, in totale autonomia, ridefinisca tempi e priorità del proprio lavoro e sperimenti nuovi linguaggi comuni\". Così si presentano sul web gli artisti di Macao.

Un invito che il collettivo di Macao rivolge a tutti e che in tantissimi stanno accettando. Prima nella Torre Galfa e poi sotto la stessa sono sempre più persone che si avvicinano al progetto Macao.

La Torre Galfa è un palazzo di proprietà della famiglia Ligresti che, all\'alba di martedì, è stato sgomberato dai ragazzi che lo avevano occupato. Da quel momento è nato il presidio permanente sulla strada.

Dopo lo sgombero della Torre Galfa, ai piedi della stessa, è nata Piazza Macao: via Galvani è chiusa al traffico e i giovani sono rimasti lì, pronti a resistere e continuare il loro progetto.

Sostenuti dal premio Nobel Dario Fo, oltre che da altri artisti e politici, il collettivo di Macao chiede a Milano un luogo per fare cultura e per cambiare così quella città. A sentire i giovani di Macao, sono gli stessi spazi che il sindaco Pisapia aveva promesso in campagna elettorale.

Sono continue le assemblee in Piazza Macao: si aspetta alla sera, quando tutti possono raggiungere la Torre Galfa, per prendere insieme ogni decisione importante. Compresa quella della proposta del sindaco Pisapia che, dopo lo sgombero della torre, ha raggiunto il collettivo offrendo loro un nuovo spazio.Un coro però emerge dalle assemblee di Macao: \"Non è una questione di spazi, è questione di democrazia\".

\"Mettiamoci la faccia e pure la tenda\", è questo l\'invito di Macao sulla loro pagina Facebook. Si continua a dormire, tutti insieme, nella piazza ai piedi della Torre Galfa.

Se di giorno Macao organizza continui laboratori, workshop e assemblee, la notte è il momento della musica, dei concerti, delle performance e degli spettacoli.
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