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Figlio conteso, Tribunale: “Deve tornare in Francia”. Madre: “Mi portano via pezzo di cuore”

Nuovo capitolo della vicenda del piccolo di due anni conteso tra il padre francese e la madre italiana. Il tribunale dei minori di Sassari ha deciso che deve tornare dal padre dopo che la madre alcuni mesi fa lo aveva portato in Italia. “Verrà allontanato da sua madre, dai suoi amichetti e dalla sua famiglia” ha scritto la donna, il padre ha replicato: “Nel momento in cui lo ha portato via privandolo improvvisamente di suo padre, non ha fatto l’interesse di suo figlio.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo capitolo dell'intricata vicenda familiare e giudiziaria del bimbo con padre francese e madre italiana conteso dai due genitori dopo la separazione.  Il Tribunale dei minori di Sassari, al quale si era rivolto il padre del piccolo dopo che la mamma lo aveva portato in Sardegna, ha stabilito che il bimbo di appena due anni affidato congiuntamente ad entrambi i genitori da un tribunale francese, deve tornare a Nimes, in Francia, “luogo di sua residenza abituale”. Lo rileva il quotidiano La Nuova Sardegna, sottolineando che il decreto, su ricorso d'urgenza presentato dal padre, "è immediatamente esecutivo". Questo significa che il bambino dovrà ritornare Oltralpe dove i giudici locali prenderanno  la decisione definitiva sulla sua permanenza in Francia, prevista a fine mese.

Una decisione che ovviamente ha amareggiato la madre, una 29enne originaria di un paese del Sassarese che ha portato con sé il piccolo trasferendosi nell'Isola nei mesi scorsi mentre il padre, professionista francese, è rimasto a vivere a Nimes dove si trovava prima tutta la famiglia. "Non capisco la decisione dei giudici. Un pezzo di anima e di cuore mi verrà portato via. Verrà allontanato da sua madre, dai suoi amichetti e dalla sua famiglia solo perché abbiamo deciso di vivere sereni e circondati da tanto amore. E' felice qui con me, se lo portano via non lo sarà più" ha scritto la donna in una lettera i cui stralci sono stati pubblicati da La Nuova Sardegna, aggiungendo: Di colpo non vedrà più' sua madre che dovrà fare i conti con un altro tribunale e con un'altra giustizia per poterlo vedere. Tutto questo è straziante, mi chiedo perché non abbiamo diritto di vivere nel nostro paese, l'Italia, senza togliere al bambino il suo equilibrio. E senza togliergli suo padre. Nessuno gli impedisce di stare anche con il padre".

Parole contestare dal padre del piccolo che attraverso lo stesso quotidiano ha commentato: "Quello che mi spezza il cuore è che in tutta questa vicenda chi pagherà le conseguenze maggiori sarà mio figlio. Questa esposizione mediatica gli nuocerà in futuro". La vicenda era emersa a febbraio, quando la donna aveva portato con sé in Italia il bimbo di due anni dopo avere denunciato una lunga serie di maltrattamenti fisici e psicologici subiti dall'ex quando la coppia viveva e lavorava in Francia. "Il bambino qui in Francia stava bene, viveva in un ambiente familiare sereno. Tra me e lei è finita, come succede a tante coppie, non eravamo compatibili. Siamo andati insieme dal giudice e lei, nel momento in cui lo ha portato via privandolo improvvisamente di suo padre, non ha fatto l'interesse di suo figlio. Ma solo il proprio. Tutte le accuse che mi ha mosso sono false, parla di violenze psicologiche perché sono impossibili da provare" ha replicato l'uomo.

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