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Variante Omicron, Sudafrica contro l’Europa e i blocchi covid: “Reazione spropositata, sintomi lievi”

Il Sudafrica ha condannato le restrizioni di viaggio imposte da paesi tra cui l’Italia per la nuova variante Omicron del Coronavirus, bollandole come “istintive e draconiane”
A cura di Antonio Palma
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La Nuova variante Omicron del Coronavirus ha messo in allarme tuto il mondo occidentale dove quasi tutti i Paesi hanno fatto scattare blocchi per gli arrivi dal Sudafrica e dai Paesi confinanti, compresa l'Italia, tanto che l'africa meridionale è ormai sempre più isolata. Una risposta immediata al pericolo di una maggiore contagiosità di questo nuovo ceppo del virus a che ha fatto però scattare la rabbia dei Paesi interessati dai blocchi che temono pesanti ripercussioni sulle loro economie. Proprio il Paese che per prima ha lanciato l’allarme, il Sudafrica, ha condannato duramente e apertamente le restrizioni di viaggio imposte da paesi tra cui l’Italia e la Gran Bretagna, bollandole come "istintive e draconiane". In una accesa conferenza stampa, il ministro della salute, Joe Phaahla, ha affermato che il suo paese ha agito in modo trasparente avvisando il mondo della variante B.1.1.529, che è stata rilevata dagli scienziati all'inizio di questa settimana, e dunque non merita questo trattamento anche perché si sa ancora poco sulla pericolosità della variante.

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"La reazione dei paesi all'imposizione di divieti di viaggio è completamente contraria alle norme e agli standard guidati dall'Organizzazione mondiale della sanità", ha affermato Phaahla, sottolineando che "Gli stessi paesi che stanno mettendo in atto questo tipo di reazione istintiva e draconiana stanno combattendo le proprie ondate di infezioni covid". "Il mondo dovrebbe fornire sostegno al Sudafrica e all'Africa e non discriminarli o isolarli", ha affermato anche il professor Tulio de Oliveira, direttore del centro per la risposta alle epidemie del Paese, aggiungendo: “Siamo stati molto trasparenti con le informazioni scientifiche. Abbiamo identificato la variante e reso pubblici i dati e lanciato l'allarme. Lo abbiamo fatto per proteggere il nostro Paese e il mondo nonostante la potenziale discriminazione di massa".

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Anche il medico sudafricano che ha lanciato per primo l'allarme sulla variante Omicron parla di "Sintomi lievi" ed eccessiva preoccupazione. "I sintomi riscontrati nei miei pazienti erano diversi da quelli che avevo trattato prima ma lievi", ha detto la dottoressa Coetzee, un medico di famiglia che presiede la South African Medical Association, spiegando che quelle attuali sono solo “speculazioni in questa fase” in quanto la variante “Potrebbe essere altamente trasmissibile, ma finora i casi a cui stiamo assistendo sono estremamente lievi”. Coetzee ha spiegato che la ricerca sulla variante è ancora in una fase iniziale, e che i sintomi riscontrati sono di intensa stanchezza e un bambino di sei anni con una frequenza cardiaca molto alta ma nessuno ha sofferto di perdita del gusto o dell'olfatto.

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